Siria di sangue, autobomba sui profughi in fuga da Aleppo. Si temono oltre 100 morti. L’attentato vicino agli autobus che aspettavano gli sfollati

Un'autobomba ha ucciso decine di persone in Siria. L'attentato, che ha provocato anche oltre 100 feriti, a Rashideen

Un’autobomba ha ucciso decine di persone in Siria. I soccorritori parlano di almeno 100 morti. L’attentato, che ha provocato anche oltre 100 feriti, a Rashideen, città ribelle a ovest della città di Aleppo. Molte persone rimaste colpite stavano per salire su alcuni autobus secondo quanto riportato dall’agenzia cinese Xinhua. Un kamikaze a bordo di un pickup pieno zeppo di esplosivo si sarebbe fatto saltare in aria.

Dove è accaduto l’attentato c’erano 75 bus a bordo dei quali si trovavano circa 5mila cittadini sciiti. I tantissimi cittadini erano lì perché erano fermi in attesa di essere riportati nelle zone controllate dal governo, dopo il raggiungimento dell’intesa tra governo e ribelli sotto la supervisione di Iran, Turchia e Qatar. Un accordo che prevedeva prima l’evacuazione dei cittadini dalle due città filogovernative, Kafaraya e Foa, in cambio del permesso accordato ai ribelli e alle loro famiglie di lasciare le città di Madaya e Zabadani, a Nord di Damasco, per raggiungere Idlib. Evacuazioni iniziate già nei giorni scorsi.

Secondo quanto riportato dalle agenzia d’informazione cinese i ribelli avrebbero fermato il convoglio sciita a Rashideen per modificare l’accordo così com’era. Le nuove condizioni prevedevano, da quanto riferito da una fonte anonima, che i combattenti sciiti venissero evacuati da Kafaraya e Foua prima dei civili. Ma sarebbe stata rifiutata perché si temeva che i ribelli potessero attaccare la città.

Le ultime informazioni che arrivano dalla Siria riferiscono che gli autobus con a bordo gli evacuati di Madaya hanno ripreso il viaggio verso la provincia Idlib, controllata dai ribelli, mentre 15 autobus del convoglio di Foa e Kafaraya hanno fatto il loro ingresso nella città di Aleppo, controllata dalle forze governative.

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