Doveva essere il giorno con cui mettere un punto sul Mondo di Mezzo e invece l’udienza per il ricalcolo delle pene, nei confronti di 20 imputati, è slittata al prossimo 3 novembre. Presenti in aula, in questo delicato e atteso appuntamento giudiziario, c’erano anche alcuni dei principali protagonisti dell’inchiesta che ha sconvolto la Capitale tra cui Salvatore Buzzi e il Massimo Carminati (nella foto), entrambi scarcerati lo scorso giugno per decorrenza dei termini di custodia cautelare. A ridefinire le condanne saranno i giudici della prima sezione alla luce della sentenza della Cassazione che il 22 ottobre scorso ha fatto cadere per tutti l’aggravante mafiosa e riaffermato l’esistenza, già certificata nel processo di primo grado, di due distinte associazioni per delinquere semplici.
Sembra Draghi ma è Putin
Per convincerli in appena dieci minuti, Draghi deve essere stato più che esplicito. Convocati d’urgenza i ministri, ieri pomeriggio li ha messi con le spalle al muro, spiegando che potevano approvare il decreto Concorrenza così com’è, senza altri favori a balneari e clientele elettorali, oppure