Slitta il processo disciplinare per Palamara & C. Udienza flop al Csm dove Davigo non vuole saperne di astenersi

Doveva essere il giorno delle grandi rivelazioni e invece il procedimento di Palamara & co davanti alla disciplinare del Csm si è concluso, dopo pochi minuti, con un lungo rinvio. Le sezione disciplinare, presieduta dal laico della Lega Emanuele Basile, ha avuto giusto il tempo di incardinare i tre distinti procedimenti, quello a carico del pm Luca Palamara, quello contro i cinque ex consiglieri del Csm e l’ultimo nei confronti del magistrato in aspettativa Cosimo Maria Ferri, per poi rinviare tutto alle udienze del 15, 16 e 17 settembre. A far slittare l’udienza è stata la mancata presenza del difensore di Palamara, il consigliere di Cassazione Stefano Guizzi, trattenuto alla Suprema corte da un precedente processo civile e per la quale è stato riconosciuto il legittimo impedimento. Seppur breve, la riunione ha comunque regalato un colpo a sorpresa. Contrariamente a quanto credeva qualcuno, Piercamillo Davigo non si è astenuto dal procedimento nonostante le richieste della difesa di Palamara che lo ha citato come teste per il suo incontro con l’ex pm di Roma – oggi giudice a Latina – Stefano Fava, ossia l’autore dell’esposto contro l’ex procuratore di Roma Giuseppe Pignatone e contro l’aggiunto Paolo Ielo, per presunte anomalie sul caso Amara. Per Davigo quel colloquio non ha rilevanza in questa contestazione disciplinare perché nell’incontro, avvenuto in presenza del pm Erminio Amelio, si parlò di altre questioni. Ma la difesa di Palamara non gli crede e ha presentato istanza di ricusazione di Davigo.