Social card “Dedicata a te”: 500 euro all’anno da settembre. Le opposizioni: “Ennesimo spot elettorale”

Ecco la social card, 500 euro l'anno ma solo da settembre. Le opposizioni: "Ennesimo spot elettorale a due giorni dal voto"

Social card “Dedicata a te”: 500 euro all’anno da settembre. Le opposizioni: “Ennesimo spot elettorale”

Se non hanno il pane, diamogli la “ricottina”, anzi no… Diamogli 40,3 euro in più all’anno, ma da settembre, mica da domani. Parliamo dell’ultimo spot elettorale – giunto a due giorni dal voto – del governo Meloni, la social card “Dedicata a te”. Una tantum che, per l’esecutivo, dovrebbe essere “non una ricottina”, ma “intervento massiccio contro il disagio sociale”, che con il governo Meloni “è diminuito”, per dirla con le parole colorite del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.

Per la card stanziati 676 milioni, 500 euro a tessera (l’anno)

È stato infatti il cognato d’Italia ad assumersi l’onere e l’onore di presentare il nuovo provvedimento. E a dare un po’ di numeri per dimostrare quanto l’esecutivo stia facendo per combattere la povertà. Per la card “Dedicata a te” quest’anno sono stati stanziati complessivamente 676 milioni, che fanno arrivare la cifra totale a 500 euro a tessera, con un aumento di 40,3 euro. Per Lollobrigida, poi, aumenterà di 30mila persone la platea dei beneficiari, che raggiungerà così quota 1.330.000. Tuttavia i soldi non arriveranno subito: sebbene il decreto sia stato firmato il 4 giugno scorso, le tessere non saranno disponibili fino a dopo l’estate.

“Tutti i beneficiari avranno la disponibilità della carta entro settembre”, ha detto il ministro, perché tanto se non arrivi a fine mese già adesso, non ti cambia aspettare altri 90 giorni… Con la nuova tessera si potranno comprare più beni, come i prodotti Dop e Igp (i preferiti dalle classi più povere), ortaggi surgelati, prodotti da forno, tonno e carne in scatola. Nel 2023 erano stati stanziati circa 520,8 milioni e avevano beneficiato della social card 1.202.761 nuclei familiari, che avevano a disposizione 459,7 euro per ciascuna tessera, ha ricordato poi il ministro. Il 96% dei fondi è stato utilizzato per l’acquisto di generi alimentari, il 4% per carburanti e trasporto pubblico.

Senza Reddito di cittadinanza si sta meglio

Lollobrigida ha anche tenuto a sottolineare come la cancellazione del Reddito di cittadinanza abbia avuto un effetto positivo sull’occupazione: “L’effetto drammatico” dell’eliminazione del RdC per quanti sono abili al lavoro “è stato l’aumento dell’occupazione, meno sperperi, protezione del sistema Italia, più equità e giustizia, in grado di attrarre il mondo dell’impresa”, ha detto, senza però citare alcun dato. Semplici enunciazioni.

Per il ministro Calderone la card è “accogliente”

Ma se la card non è “ricottina”, sicuramente è più “accogliente” di quella passata, come ha spiegato la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone: “La carta nel 2023 ha raggiunto persone e famiglie che avevano assolutamente necessità di un sostegno, oggi è ancora più accogliente nella sua formulazione, soprattutto per quel riguarda l’importo messo a disposizione”.

Le reazioni dell’opposizione

Immediate le polemiche: “A due giorni dalle elezioni europee, il duo Lollobrigida-Calderone confeziona l’ennesimo spot elettorale”, ha attaccato l’M5S Michele Gubitosa, “è un modo per lavarsi la coscienza dopo la cancellazione del Reddito di cittadinanza, che ha portato al record di poveri assoluti in Italia nel 2023. Come per il ‘bonus Befana’, che arriverà solo a gennaio 2025 e che sarà molto più magro di quanto propagandato, anche questa una tantum sarà attiva fra tre mesi. In questo lasso di tempo, per il governo coloro che non hanno di che mangiare si nutriranno d’aria? Per l’Istat, il RdC ha tirato fuori dalla povertà oltre 1,3 milioni di famiglie nel triennio 2020/2022. Ora quegli stessi nuclei stanno ripiombando nell’indigenza per colpa di Meloni&Co. Basta baracconate”.

“La campagna elettorale giustifica le promesse ma non le prese in giro, men che meno le umiliazioni per chi è in stato di bisogno. Con il Governo Meloni si è passati dal reddito di cittadinanza per chi viveva in condizioni difficili senza trovar lavoro (la media era di 576 euro con il tetto di 780 euro al mese) a poco più di un caffè al giorno con 41,6 euro al mese. Una vergogna”, aggiunge il Pd Francesco Boccia.

Per Marco Grimaldi (AVS): “Cancellano il Reddito di cittadinanza, scappano dal salario minimo, le rate dei mutui schizzano alle stelle, mentre l’inflazione divora salari e spesa, ma si fanno belli con la social card. Oltre 300mila persone hanno perso il Reddito di cittadinanza perché il governo le considera ‘divanisti’ occupabili, ma la destra fa propaganda sull’elemosina di Stato. Per non parlare dei 30 euro/mese che hanno messo contro il carovita: un vero e proprio insulto. Meloni per anni ci riempie di retorica e poi dà questa miseria. Serve alzare i salari, ammortizzatori sociali per tutti e smetterla con le card che offendono la dignità delle persone”.