Sondaggi politici oggi: Lega sotto il 21%, il crollo di popolarità del governo Draghi (12 punti in meno in un mese)

I sondaggi politici di Swg illustrati ieri da Mentana durante il Tg di La7 dicono che la Lega scende per la prima volta dal 2019 sotto il 21%

Sondaggi politici oggi: Lega sotto il 21%, il crollo di popolarità del governo Draghi (12 punti in meno in un mese)

I sondaggi politici di Swg illustrati ieri da Enrico Mentana durante il Tg di La7 dicono che la Lega scende per la prima volta dal 2019 sotto la quota del 21%, mentre Fratelli d’Italia continua a crescere così come il Partito Democratico e il MoVimento 5 Stelle si avvicinano. La leadership del partito di Salvini è a rischio?

Sondaggi politici oggi: Lega sotto il 21%, il crollo di popolarità del governo Draghi

Le rilevazioni di Swg sugli orientamenti di voto al 3 maggio 2021 dicono che la Lega perde quasi un punto percentuale (-0,9%) in una sola settimana e adesso è al 20,9%. La insegue il Partito Democratico che però oggi perde lo 0,1% ma in virtù della maggior perdita del Carroccio si avvicina al primo posto nei sondaggi politici. Con il vento in poppa invece Fratelli d’Italia arriva al 18,7% crescendo dell’1,1% in una sola settimana. E non può essere una coincidenza che l’intero guadagno di FdI sia la somma delle perdite di Lega e Forza Italia, che appoggiano il governo Draghi.

sondaggi politici oggi 4 maggio 2021 lega draghi

Forza Italia, appunto, cede lo 0,2% ed è al 6,6% mentre Azione di Carlo Calenda è al 3,5% in calo. Così come Sinistra Italiana che perde lo 0,2% ed è al 2,9%. Un’ecatombe è in arrivo per Italia Viva, che in questa rilevazione finisce dietro i Verdi e Più Europa. I primi sono al 2,1% e guadagnano lo 0,3%, la seconda arriva al 2% mentre il partito di Renzi è all’1,7%. Mdp – Articolo 1 è all’1,5% e perde lo 0,1% così come Cambiamo! di Giovanni Toti che è all’1%. Non si esprime il 38% del campione.

Sondaggi oggi: il gradimento di Draghi in picchiata

Intanto il Fatto Quotidiano pubblica l’ultima rilevazione di Tecné-Dire, che ha fotografato l’andamento della fiducia nel presidente del Consiglio e nel suo governo. Da quando si è insediato  l’esecutivo ha perso ben 5 punti a cavallo di metà aprile, quando il governo ha deciso di riaprire alcune attività. Il governo è passato da una fiducia del 51,2% al 46,7%. Anche la figura del premier  è stata un po’ offuscata nei primi due mesi di governo. Da febbraio il gradimento nei confronti di Draghi è sceso dal 61 al 52,1% (-9 punti).

Tornando alla fiducia nell’esecutivo in totale, dal 13 febbraio, giorno del giuramento al Quirinale, il tonfo è di ben 12 punti. Il gradimento degli italiani nel governo è passato dal 5 8,4% al 46 ,7% di oggi. Dopo un breve periodo di stabilità fino al 19 marzo (quando la fiducia nell’esecutivo era al 57,4%), il crollo è stato evidente. A inizio aprile il governo aveva perso altri 5 punti percentuali (52,1%) fino a scendere sotto la soglia psicologica del 50% alla fine del mese.

E non è un caso che il governo abbia iniziato a perdere consensi quando ha dovuto prendere le prime decisioni divisive. Ovvero il condono delle cartelle esattoriali, il decreto di fine marzo che ha chiuso l’Italia per tutto il mese di aprile, le polemiche su una campagna vaccinale che faceva fatica a decollare e il decreto successivo (dopo Pasqua) che ha previsto riaperture dal 26 in poi. Ma non per tutti –per esempio non per i ristoranti al chiuso, le piscine o le palestre – e comunque con limiti come il coprifuoco alle 22 che continuano a indispettire alcune forze di maggioranza, in particolare il centrodestra a trazione leghista. La luna di miele, insomma, è durata un mese o poco più.

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