Nell’ultimo mese, caratterizzato soprattutto dallo scontro interno alla maggioranza sulla Manovra, i sondaggi mostrano un calo della fiducia degli italiani nei confronti del governo e della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Una flessione che mostra come il gradimento nei confronti dell’esecutivo sia ben al di sotto della metà degli elettori. La fiducia verso il governo si ferma al 35%, quella verso Meloni al 37%.
Allo stesso tempo, va ricordato che le intenzioni di voto mostrano comunque come Fratelli d’Italia sia il primo partito. Dimostrazione, probabilmente, che tra chi non si fida di Meloni e del governo ci siano tantissime persone che si schierano tra gli astenuti. Ma cosa dice, nel dettaglio, l’ultimo sondaggio di BiDiMedia? Entriamo nel dettaglio.
Sondaggi elettorali, in calo la fiducia in Meloni e nel governo
Partiamo dalla fiducia nei confronti del governo. Nel centrodestra, sostiene di aver fiducia il 93% dell’elettorato, nel centrosinistra il 2%, tra i 5 Stelle sempre il 2% e tra gli elettori di centro si sale al 15%. Il totale è una fiducia espressa dal 35% del campione: il 14% dice di avere molta fiducia, il 21% abbastanza, il 21% poca, il 41% nessuna e il 3% non si esprime.
Simile il dato sulla fiducia in Giorgia Meloni: il dato è al 94% tra gli elettori del centrodestra, al 2% nel centrosinistra, al 3% tra i 5 Stelle e al 19% tra gli elettori di centro. Il totale è di una fiducia al 37%: il 19% sostiene di averne molta, il 18% abbastanza, il 23% poca, il 36% nessuna e il 2% non sa.
La fiducia nei presidenti di Regione appena eletti
Il sondaggio prende in considerazione anche un parere sui vincitori delle recenti elezioni regionali che si sono tenute in Campania, Calabria, Marche, Puglia, Veneto e Toscana. Agli intervistati si chiede chi pensano che farà peggio. In questo caso il dato più alto (quindi negativo) è quello di Roberto Fico (Campania) al 26%, seguito da Roberto Occhiuto (Calabria) al 19%, Francesco Acquaroli (Marche) al 13%, Antonio Decaro (Puglia) all’8%, Alberto Stefani (Veneto) al 7%, Eugenio Giani (Toscana) al 2%.
Quando, invece, si chiede chi farà meglio l’esito è ovviamente ben diverso. In testa c’è infatti Decaro al 22%, seguito da Stefani al 19%, Acquaroli al 9%, Fico al 7%, Giani al 6% e Occhiuto al 5%.