La decisione della Regione Sardegna ha fatto discutere e non poco. E ci mancherebbe, siccome parliamo di una fetta non trascurabile di fondi europei. La giunta guidata da Francesco Pigliaru ha firmato un’intesa con monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari e presidente dei vescovi sardi.
L’accordo prevede che ben 54 milioni di fondi europei che potevano essere destinati a infrastrutture o a ridimensionare il rischio idrogeologico di cui la Sardegna da decenni soffre, finiranno alla diocesi sarda. L’accordo, infatti, prevede che 34 milioni verranno destinati ad interventi sugli edifici religiosi, mentre altri 20 milioni finiranno ad attività ed istituti gestiti dalla diocesi.
Quali le priorità? Fra le priorità individuate c’è la riconversione in Centro di formazione per il volontariato dell’ex Seminario di Cuglieri (Oristano), una sorta di cittadella di 65mila metri cubi arrivata a ospitare fino a 500 persone prima di essere chiusa nei primi anni Settanta. Finita qui? Certo che no. Spuntano infatti anche progetti tra cui “restauro edifici di culto” e “feste religiose come occasione di richiamo turistico”. Appunto. Come non detto.