Sovranisti senza vergogna. Speculano sui morti di Nizza. Salvini e Meloni usano l’attentato per seminare paure. L’assassino era stato espulso ma per loro non conta

Non c’è orrore in grado di fermare le speculazioni delle destre. Non c’è spiegazione utile a interrompere gli spot costruiti da Matteo Salvini & C. anche sul sangue delle vittime di un attentato terroristico. Per l’opposizione parlamentare, Lega in primis, il particolare che l’attentatore sia arrivato con un barchino in Italia, ignorando ovviamente che è stato intercettato e gestito in base alle norme varate dallo stesso centrodestra, è sufficiente per cercare di dipingere i giallorossi come un Governo che strizza l’occhio al terrorismo e che sta danneggiando il Paese garantendo soccorso e accoglienza a chi arriva dall’Africa.

FILM GIA’ VISTO. Salvini, che con i suoi decreti anziché creare sicurezza è stato ormai dimostrato come abbia aumentato l’insicurezza nel Paese e che da ministro dell’interno al Viminale era un fantasma, martella da ieri mattina su quello che definisce un record di sbarchi nel 2020, 27.190 a fronte dei 9.533 dello stesso periodo dell’anno precedente. “Ora perfino un killer tunisino sbarcato a Lampedusa e lasciato tranquillamente scappare in Francia a uccidere e sgozzare. Nel mezzo, la cancellazione dei Decreti Sicurezza per aprire porti e portafogli. Cosa deve succedere ancora? Il Viminale è allo sbando, Lamorgese si dimetta”, ha affermato.

Il Capitano ha poi battuto sullo sbarco del 21enne, sostenendo che insieme a lui c’erano altri 640 migranti e chiedendo quanti di loro siano scomparsi. “Per il momento – ha insistito – abbiamo chiesto informazioni perché le chiede l’Europa. Quanti sono ancora sul territorio italiano e quanti sono scomparsi. Non penso che si sia radicalizzato in 15 giorni. Pretendo di avere nomi e cognomi di quanti sono in strutture italiane e quanti sono scomparsi, ma temo che siano alcune migliaia”. Propaganda a cui hanno preso parte attiva le truppe del Carroccio, con Antonio Catalfamo, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana, che è arrivato a dire che se il governo Conte e il ministro Lamorgese avessero ascoltato gli appelli della Lega per chiudere il Canale di Sicilia “questa tragedia si sarebbe evitata”.

I leghisti sono addirittura arrivati, nonostante tali strumentalizzazioni, ad organizzare un presidio davanti al Consolato Generale di Francia a Milano. Speculazioni per cui non poteva far mancare il suo contributo l’azzurro Maurizio Gasparri. Per l’ex colonnello di An il governo deve ritirare immediatamente il decreto che alleggerisce le norme sulla sicurezza e “che diventa quindi uno stimolo agli sbarchi e all’attività criminogena dei trafficanti di persone, comprese talune organizzazioni che a ciò si dedicano”. Così, mentre il mondo si è stretto, con silenzio, rispetto e preghiere, alla Francia, la solita Giorgia Meloni.

“Il Ministro Lamorgese ha detto che il terrorista di Nizza è entrato da Lampedusa perché Lampedusa è la porta d’Europa. Il problema – ha dichiarato la leader di Fratelli d’Italia – è che quella porta andrebbe chiusa e sorvegliata, non spalancata come fa la sinistra al governo, proprio perché è la porta d’Italia e d’Europa”. Per soddisfare gli appetiti populisti non serve altro, mentre molto altro serve per governare un Paese che è uno dei principali punti di approdo per chi scappa dall’Africa e che sta facendo i conti con un nemico invisibile e pericoloso come il Covid senza il minimo contributo delle opposizioni.