Spinelli e i 40mila euro a Toti: “Glieli ho dati, ma non ha fatto niente”

Davanti al Gip l’imprenditore Spinelli ammette i fondi al presidente ligure. “Le cose elettorali le abbiamo sempre date al Toti”.

Spinelli e i 40mila euro a Toti: “Glieli ho dati, ma non ha fatto niente”

I 40 mila euro a Giovanni Toti “li ho dati”, perché “si era interessato, “perché si era mosso, non ha fatto niente però si è mosso, ha telefonato, ha fatto. Si era interessato ma è tutto regolare, tutto dichiarato, tutto ufficiale”. Lui si rivolgeva al presidente della Liguria “così come mi rivolgevo a Burlando (ex governatore ed ex ministro del Pd) quando avevo problemi”. Il lui in questione è Aldo Spinelli, che a verbale davanti ai magistrati nell’interrogatorio di garanzia di lunedì scorso ha ammesso candidamente i contributi al governatore.

Pagato anche il festival dei Fiori

“Le cose elettorali le ho sempre date a lui (Toti, ndr), abbiamo fatto il Festival della Scienza, abbiamo fatto il Festival dei Fiori, abbiamo dato i contributi alle chiese, ho fatto il Palazzo di San Lorenzo… la chiesa di San Lorenzo”. Il problema, per Spinelli, è che Toti “non ha fatto niente” per la concessione del Terminal Rinfuse, “perché la pratica era già passata in comitato” e “doveva solo essere ratificata”.

Spinelli: “Invito tutti in barca, è il mio ristorante”

Ha raccontato di tutto, Spinelli, davanti al Gip, a partire dai pranzi sul suo yacht: “Invitavo tutti i miei amici in barca, non solo.. È venuto Garrone, è venuto Mondini, è venuto Schenone, è venuto Burlando. (…) Io vado a mangiare lì tutti i giorni, è il mio ristorante”. Sono molti gli incontri avvenuti sul ‘Leila’ dei quali la gip Faggioni e il pm Monteverde hanno chiesto conto.

Tra questi, in particolare, il pranzo del 1° settembre 2021. Quello col Presidente ligure. Al giudice che domandava se avesse fatto a Toti “delle richieste in merito alla pratica della spiaggia dell’Olmo per trasformarla da libera a privata”, l’imprenditore risponde: “Nel modo più assoluto, abbiamo detto: ‘Interessati’, ma non abbiamo avuto niente, non ha fatto un c…, scusi il termine. Lui si è venduto anche che ha risolto il problema del Multi… che non è vero. È chiaro che io l’unico a cui potevo rivolgermi chi era? L’Autorità Portuale non faceva niente, mi sono rivolto al governatore della Liguria e dire: ‘Oh ma falla un po’ lavorare questa gente qui, sono in 400 e non fanno un c… tutto il giorno’”.

Il pm chiede poi se era stato domandato a Toti “di interessarsi per ottenere questa spiaggia”. E Spinelli: “Sì, a chi mi rivolgevo? (…) io spendo 2 milioni e mezzo e non mi dai un pezzo di spiaggia? (…)Toti ha detto: ‘Mi interesso, vedo quello che posso fare’, ma non ha fatto niente”.

L’attacco a Canavese “Uomo di Gavio”

Spinelli ha anche attaccato Rino Canavese, l’unico componente del Comitato di gestione dell’autorità portuale che votò contro la delibera per la proroga trentennale concessa all’imprenditore sul terminal Rinfuse. “La proroga del terminal non è riuscito a fare niente nessuno” per colpa sua, mette a verbale e aggiunge: “lì nel comitato c’è un signore che praticamente è amministratore delegato di Gavio. A Savona vada a vedere quanti soldi pubblici ha investito nel terminal questo signore che ha il coraggio di fare interviste”.

A Signorini: “Non piangere, te lo trovo io un lavoro”

E quanto a Paolo Signorini, ex presidente dell’Autorità portuale, l’unico finito in carcere, Spinelli commenta, “a me non ha sistemato niente. Chi ha sistemato le pratiche all’Autorità portuale è Gianluigi Aponte (non indagato, ndr)”.  E per spiegare il suo rapporto con Signorini, aggiunge: “era disperato perché gli finiva il lavoro. Gli ho detto: ‘smettila di piangere, te lo troviamo un posto di lavoro’”. Il riferimento è alla promessa fatta al manager di trovargli un impiego a Roma da 300 mila euro l’anno. Per l’accusa sarebbe stato una delle tante promesse in cambio di favori in porto.

Toti interrogato non prima di due settimane

Intanto ieri si è saputo che l’interrogatorio di Toti non avverrà prima di due settimane. A rivelarlo, il suo avvocato, Stefano Savi, al termine di un colloquio con i pm. “Non ho commesso alcun reato. Ora penso ad arrivare all’interrogatorio preparato per dimostrare la correttezza del mio operato”, le parole affidate al legale da Toti.