Stabilità. La Manovra diventa legge con 307 voti favorevoli. Sono 116 i contrari e 2 gli astenuti. Ma è stata un’altra giornata di bagarre, non proprio da ricordare

La giornata era iniziata nel peggiore dei modi, tra proteste acri del Movimento Cinque Stelle ed espulsioni a raffica (a fine giornata se ne sono contate 15 tra le file dei grillini). L’obiettivo, come annunciato da Maria Elena Boschi (“Mi auguro che si chiuda entro il 23 dicembre”, aveva detto il ministrol, “altrimenti torneremo a lavorare nei giorni successivi. Non credo metteremo la fiducia, andremo avanti votando gli emendamenti”), era quello di arrivare all’approvazione definitiva della Legge di Stabilità oggi. E invece, con un colpo di coda clamoroso, l’Aula della Camera ha approvato la Manovra con 307 voti favorevoli, 116 voti contrari e 2 astenuti. Con questo voto, dopo quello al Senato all’alba di sabato, diventa operativo il ddl uscito dal consiglio dei ministri del 15 ottobre e modificato nell’esame parlamentare.

LE CRITICHE
Le proteste, intanto, cotinuano. E non solo dai pentastellati. “La situazione dei professionisti italiani”, ha detto il senatore di Forza Italia Andrea Mandelli, “è sempre più allarmante. Con questa legge di stabilità la situazione è persino destinata a peggiorare: la soluzione trovata per la tassazione di fondi pensione e Casse previdenziali è ampiamente insoddisfacente mentre il nuovo regime forfettario e l’aumento dei contributi Inps sono una stangata”.

I PUNTI CARDINE
Le proteste, però, lasciano il tempo che trovano. Alla fine, infatti, la Manovra è diventata legge, in perfetta sintonia con i punti cardine voluti dal Governo. A partire dal bonus da 80 euro che viene reso strutturale per la platea inizialmente prevista, quella dei lavoratori dipendenti compresi tra gli 8.000 e i 24.000 mila euro di reddito annuo. C’è poi lo stop ai rincari di Tasi e canone Rai fino al rinnovo dell’ecobonus. Sono molte le norme che influiranno sulla vita delle famiglie. Così come sull‘attività d’impresa e sul mondo del lavoro: il governo ha infatti puntato sin da subito sugli sgravi Irap sul costo del lavoro per facilitare la vita alle aziende e, allo stesso tempo, per favorire le assunzioni a tempo indeterminato. Ora non resta che vedere gli effetti di quanto scritto nei commi e negli articoli.