Stamina, spuntano le cartelle dell’ospedale

Ecco i dati che mettono seriamente in discussione il metodo Stamina. “Non c’è alcuna prova documentata di miglioramenti reali nei pazienti sottoposti al trattamento Stamina”, è quanto appare dalle 36 schede di sintesi delle cartelle cliniche elaborate dagli Spedali Riuniti di Brescia e consegnate agli esperti del primo Comitato istituito dal ministero della Salute.

Si tratta soltanto di un’estrema sintesi quella che gli esperti della Commissione hanno ricevuto da Brescia. Si tratterebbe di materiale segretato e di cui l’Ansa riferisce di esserne venuta in possesso. Vengono riportati solo alcuni casi di miglioramento auto valutato dal paziente o dalla famiglia, ma non certificato dalle analisi. Nella maggior parte delle schede non vengono riportati effetti collaterali alle infusioni alle quali sono stati sottoposti i malati, ma negli aggiornamenti più recenti, fermi al 25 novembre, non si registrano miglioramenti.

Ben presto è giunta la risposta di Vannoni: “E’ ovvio  – spiega all’agenzia Adnkronos Salute – che le cartelle dei pazienti di Brescia non contengano prove di miglioramenti. Gli Spedali Civili, infatti, si sono fermati alla valutazione dell’innocuità della terapia, ossia si sono limitati a raccogliere la mancanza di effetti collaterali, essendo terapie compassionevoli e non una sperimentazione”.

I familiari dei malati: dati falsi
Sott’accusa sono finiti i giornalisti a cui viene imputato di essere scorretti nel riportare le notizie false. Nella conferenza dei familiari dei malati è stato gridato “vergogna” e “assassini”. “Troppa disinformazione soprattutto negli ultimi giorni”, ha detto il genitore di Smeralda, bambina colpita da asfissia. “Guariniello indaghi anche sulla diffusione dei dati delle cartelle cliniche degli Spedali Civili di Brescia. Dati tra l’altro falsi”.