Stato di emergenza fino al 31 dicembre. Le discoteche resteranno chiuse. Si potrà entrare in bar, ristoranti e palestre solo con il green pass

Queste le principali novità uscite dalla Cabina di regia di Palazzo Chigi e contenute nel nuovo decreto anti-Covid approvato in serata.

Stato di emergenza fino al 31 dicembre. Le discoteche resteranno chiuse. Si potrà entrare in bar, ristoranti e palestre solo con il green pass

Lo stato di emergenza per la pandemia da Covid-19 durerà fino a fine anno. Le discoteche dovranno rimanere chiuse, anche nelle zone bianche. E servirà il green pass per fare sport nelle palestre al chiuso e per accedere all’interno di molti esercizi.

Il certificato di avvenuta vaccinazione o di negatività al virus, dal 5 agosto, dovrà essere esibito per le consumazioni al bar e al ristorante, ma solo se al tavolo al chiuso. L’obbligatorietà del green pass sarà estesa per l’accesso anche a spettacoli all’aperto, centri termali, piscine, palestre, fiere, congressi e concorsi.

Sono queste le principali novità valutate dalla Cabina di regia di Palazzo Chigi e contenute nel nuovo decreto legge anti-Covid approvato in serata dal Consiglio dei ministri. In serata è stato lo stesso presidente del Consiglio, Mario Draghi, insieme ai ministri della Giustizia e della Salute, Marta Cartabia e Roberto Speranza, a illustrarle nel corso di una conferenza stampa (qui il video).

Cambiano, come era stato annunciato, anche i parametri per i passaggi di colore delle regioni: sarà del 10%, per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive, e del 15% delle ospedalizzazioni, il tetto per decretare il passaggio dalla zona bianca a gialla, con le conseguenti restrizioni già definite nelle misure passate. Terapie intensive al 20% e al 30% per le ospedalizzazioni per passare alla zona arancione, e al 30% e al 40% per entrare in zona rossa. La quarantena prevista in caso di contatto con persona positiva dovrebbe essere ridotta per chi è in possesso di Green pass.

Draghi: “L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire”

“L’estate è già serena e vogliamo che rimanga tale, il green pass è una misura che nonostante abbia delle difficoltà di applicazione dà serenità, non la toglie”. Ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa dopo il Cdm che ha varato il decreto Covid, rispondendo alla domanda se ritenga che gli italiani avranno un’estate serena.

“L’economia italiana va bene, si sta riprendendo e l’Italia cresce a un ritmo superiore agli altri paesi”, ha sottolineato il premier. “Ma la variante delta è minacciosa perché si espande più rapidamente, senza reagire subito la la realtà di altri Paesi si presenterà da noi con un intervallo ravvicinato”, ha proseguito Draghi.

“Invito tutti gli italiani a vaccinarsi e a farlo subito”, ha sottolineato il premier, che ha aggiunto: “Il green pass non è un arbitrio ma una condizione per mantenere aperte le attività economiche”. Poi parole molto nette contro ambiguità e reticenze sui vaccini: “L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, non ti vaccini, ti ammali, muori oppure fai morire. Senza vaccinazione poi si deve chiudere tutto e di nuovo”, ha detto ancora il presidente del Consiglio.

Leggi anche: Ecco cosa prevede il nuovo decreto legge anti-Covid approvato dal Governo. C’è la proroga dello stato di emergenza fino a fine anno e le modalità di utilizzo del Green pass.

https://youtu.be/XHXGcJFRHHk

Il bollettino giornaliero del Ministero della Salute.

Nelle ultime 24 ore si registra un nuovo balzo dei contagi Covid in tutta Italia. Dai dati del Ministero della Salute si evidenzia che il numero dei nuovi positivi oggi è pari a 5.057 (ieri erano stati 4.259), nonostante un numero inferiore di tamponi processati, 219.778 (ieri erano stati 235.097) con un tasso di positività che sale al 2,30%.

Calano però i decessi, 15 (-6). I guariti oggi sono 1.483, mentre gli attuali positivi toccano il numero totale di 54.866 in salita di 3.558. In crescita i ricoveri nei reparti ordinari, sono 1.234 (+40), stabili le terapie intensive a 158 con 12 nuovi ingressi (ieri 9). In isolamento domiciliare vi sono 53.474 persone. La regione con il maggior numero di casi è il Veneto (819), seguita da Lazio (792) e Sicilia (520).