Stipendi degli onorevoli. Niente aumenti grazie al M5S

Parla il questore della Camera, Filippo Scerra: "Vigileremo su tutte le partite messe a bilancio".

Stipendi degli onorevoli. Niente aumenti grazie al M5S

“Nessuna spesa anomala nel bilancio di previsione della Camera dei Deputati per il 2023, altrimenti l’avremmo bloccata”. Parola del deputato del Movimento cinque stelle, Filippo Scerra, uno dei questori di Montecitorio che ha vergato appunto la nota al bilancio. Eppure i dati parlano chiaro: nonostante il taglio di 230 deputati, la spesa rispetto all’anno che sta per chiudersi aumenta di quasi 3 milioni di euro. Un paradosso che, secondo Scerra, è dovuto “da alcuni aumenti che riguardano fenomeni di carattere generale come il caro bollette o l’inflazione”.

Com’è possibile però tutto questo? Diciamocelo francamente: era difficilmente immaginabile dal momento in cui si è deciso di tagliare i parlamentari…
Come le dicevo, nel progetto di bilancio della Camera le minori spese dovute al taglio dei parlamentari sono praticamente controbilanciate da alcuni aumenti che riguardano fenomeni di carattere generale come il caro bollette o l’inflazione. Fenomeni che riguardano tutta Italia e che non risparmiano la Camera. Si registra una crescita del numero di pensionati tra personale e deputati. E ancora i costi della nuova disciplina dei collaboratori parlamentari.

Una delle cose che lascia più perplessi è che, pur risparmiando 59 milioni dal taglio di 230 deputati, alla fine i costi aumentano.…
Senza il taglio dei parlamentari la Camera avrebbe dovuto spendere quella cifra. Ma tra taglio dei parlamentari e blocco degli aumenti degli stipendi dei parlamentari la Camera risparmia 80 milioni annui.

Sembra quasi uno schiaffo alla crisi, considerando che la maggioranza sta facendo di tutto per snaturare il reddito di cittadinanza…
L’ attacco al reddito di cittadinanza è vergognoso e strumentale. Vogliono colpire il Movimento cinque stelle anche a costo di danneggiare milioni di italiani in difficoltà lavorativa ed economica. Gravissima è la rimozione del principio di congruità dell’offerta lavorativa. Ciò dimostra la totale mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori e dei più fragili. Ossequiano solo corruttori ed evasori.

Crede ci possa essere qualche cambiamento negli anni prossimi?
Consideri che si tratta di un bilancio previsionale in cui le spese vengono stimate diciamo in maniera pessimistica, a pieno regime. Nel mio ruolo di Questore vigilerò su tutte le spese effettive per garantire altri risparmi alla Camera e quindi agli italiani.

Nel frattempo è stata bloccata un’altra norma che avrebbe sicuramente provocato grossi malumori nella cittadinanza. Parlo del provvedimento riguardante l’indennità dei parlamentari…
È stata una decisione sacrosanta quella di bloccare l’aumento automatico degli stipendi dei parlamentari. Quando è arrivato il progetto di bilancio sul tavolo del Collegio dei Questori, ai primi di Novembre, mi colpì quell’incremento da 30 milioni previsto nel 2025 per aumentare gli stipendi dei parlamentari. In riunione dissi con forza che dovevamo assolutamente confermare il blocco degli aumenti, altrimenti non avrei mai sottoscritto un simile bilancio.

E poi cos’è successo?
La verità è che la mia posizione non trovò immediato riscontro – come invece sarebbe dovuto essere – e il rischio di aumento rimase in ballo per qualche giorno. Alla fine fortunatamente si è arrivati ad una decisione unanime, ma se non avessi tenuto il punto temo che le cose sarebbero andate diversamente. Chi dice che non sia andata così mente sapendo di mentire e penso che dovrebbe provare anche un pò di vergogna a tornare in Collegio dove tutti sanno come sono andate realmente le cose e quanto sia stata importante la mia insistenza e intransigenza per arrivare a questa decisione.

Perché però crede che l’onorevole Giachetti vi abbia attaccato duramente? Cosa pensa del suo attacco?
Giachetti ha parlato di qualcosa che non conosce, lui non è nel Collegio dei Questori. Non accettiamo prediche da persone come Renzi e Calenda. Piuttosto, visto che sono diventati così attenti ai costi della politica, votassero con noi la legge per impedire ai parlamentari italiani di prendere soldi da stati stranieri.

 

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