Stop al mal di testa cronico. L’aiuto arriva dal botulino. La tossina spegne il dolore anche nei bambini. Via libera dall’autorità americana sui farmaci

Non solo rughe sulla fonte. È proprio il caso di dire che dopo vent’anni il botulino cambia faccia. La tossina più famosa al mondo, infatti, sarà usata per l’emicrania cosiddetta refrattaria nei bambini. La Food and Drug Administration, l’autorità americana per il farmaco, sta dando il via libera all’uso del botox, perché agisce in due modi: blocca la giunzione neuromuscolare e quindi previene la contrattura muscolare, fattore scatenante dell’attacco, e inibisce il peptide Cgrp, un vasodilatatore fondamentale nei meccanismi del mal di testa. E così il botulino, scoperto nel 1820 e approvato per la prima volta proprio nel 1989 dalla Fda, scopre una suo nuovo uso. In vent’anni ne ha fatta di strada: oggi le sue possibili applicazioni cliniche sono circa venti. Viene usato, infatti, in oculistica, neurologia e otorinolaringoiatria. In realtà già da tempo negli studi altamente specializzati il botulino viene impiegato per combattere il mal di testa, con buoni risultati, ma ora gli esperti sanno che c’è il via libera pure sui bambini. I bambini con gravi emicranie che hanno provato tutte le opzioni terapeutiche senza alcun miglioramento, spesso lasciano la scuola, hanno sintomi come nausea e vomito e devono essere sottoposti a continue visite e controlli medici di emergenza e a ricoveri. Invece con il botulino la risposta è migliorata del 50 per cento. Negli adulti con emicrania si utilizza già il botox come prevenzione. Uno studio californiano ha incluso nove ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 17 anni che avevano frequenti emicranie.

Controindicazioni zero – La maggior parte di loro aveva fallito i farmaci anti-emicrania e altre terapie. Tutte le iniezioni di botox somministrate nella parte anteriore e posteriore delle testa e del collo ogni 12 settimane sono state valutate per cinque anni. L’analisi ha dimostrato una variazione statisticamente significativa della condizione emicranica da prima delle iniezioni a dopo le iniezioni per intensità, frequenza e durata dell’emicrania. La durata delle emicranie variava da 30 minuti a 24 ore prima del trattamento e da 15 minuti a 7 ore dopo il trattamento. Ma non solo. Le controindicazioni sono minime, può esserci una caduta della palpebra superiore, ematomi, leggera febbre. Si tratta, comunque, di effetti collaterali temporanei e reversibili, visto che l’efficacia della tossina è limitata nel tempo, dura infatti dai tre ai sei mesi. A basse dosi quindi non dà alcun effetto collaterale da impiego cronico, e vent’anni di utilizzo lo dimostrano l’unico difetto è che può creare dipendenza psicologica. Il botox applicato in concentrazioni minime, si è rivelato uno strumento terapeutico molto efficace anche in neurologia e oftalmologia, naturalmente il dosaggio rispetto alle concentrazioni estetiche è superiore. La sua funzione non è quella di guarire ma di ridurre i sintomi. Blocca persino la sudorazione eccessiva e l’ingrossamento della prostata.