Strage di Bologna, così le destre vogliono riscrivere la storia

Per M5S e Pd la maggioranza vuole sostituirsi ai magistrati negando la matrice neofascista della strage di Bologna del 2 agosto 1980.

Strage di Bologna, così le destre vogliono riscrivere la storia

Malgrado i tanti misteri ancora irrisolti, la strage di Bologna può vantare un’unica certezza ossia che a portarla a termine è stato un commando neo fascista con l’aiuto di servizi segreti deviati. Una certezza che ha trovato riscontri anche in indagini e processi ma che l’attuale maggioranza sembra voler mettere in dubbio con un’operazione di revisionismo storico che offende la memoria degli italiani proprio in occasione dell’anniversario, celebrato oggi, dello spaventoso attentato che causò 85 morti e oltre 200 feriti.

Per M5S e Pd la maggioranza vuole sostituirsi ai magistrati negando la matrice neofascista della strage di Bologna del 2 agosto 1980

Infatti in Parlamento è stata presentata una nuova proposta per istituire una commissione di inchiesta sul terrorismo e sulle stragi avvenute in Italia dal dal 1953 al 1992, di cui primo firmatario è Alfredo Antoniozzi di Fratelli d’Italia, che da giorni alimenta il dibattito politico con le opposizioni che promettono battaglia e i parenti delle vittime che gridano allo scandalo.

Se ne parla da mesi ma sulla decisione di istituire questa commissione, la destra sembra voler andare avanti contro tutto e tutti. “Questa volontà da parte della destra di sostituirsi alla magistratura apre un serio problema istituzionale nel nostro Paese. Questa stessa destra ignora gli appelli del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e tra poco avremmo più commissioni d’inchiesta che parlamentari di maggioranza” va ripetendo da tempo il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.

Lo stesso ha spiegato che con questa decisione la maggioranza intende “riscrivere storia e sentenze della strage della stazione di Bologna visto che anche qui Fratelli d’Italia ha presentato una proposta di commissione d’inchiesta. Ma è meglio che ascoltino Mattarella: il Parlamento non è un contropotere giudiziario”.

Gli fanno eco Sandro Ruotolo, della segreteria nazionale del Pd, ed Andrea De Maria, della presidenza del gruppo Pd della Camera, secondo cui “è inaccettabile che venga proposta l’istituzione di una commissione parlamentare che vuole riscrivere la storia degli anni del terrorismo e della strategia della tensione. Proprio mentre le nuove verità giudiziarie, come nel caso delle motivazioni della sentenza del processo cosiddetto ‘ai mandanti’ della Strage del 2 Agosto, ci dicono sempre di più dell’intreccio fra eversione nera, loggia P2, settori deviati dello Stato”.

“La destra italiana dovrebbe essere in prima fila nel sostenere la ricerca della verità, dimostrando così la sua piena credibilità democratica, e non assumere iniziative ambigue come questa. Ci opporremo a questa iniziativa in Parlamento e nel Paese. Perché non si scriva di nuovo una brutta pagina per le nostre istituzioni, come è appena accaduto con l’istituzione della commissione sul covid”, sottolineano da tempo i dem. Ma non è tutto.

Ad agitare la vigilia della commemorazione della strage di Bologna, c’è stato anche il recente intervento in Parlamento del ministro Carlo Nordio con cui “ha fornito un assist ai terroristi”, come riferisce l’associazione dei familiari delle vittime dell’attentato. Il riferimento è al rischio corso dal processo a causa del superamento da parte di alcuni giudici popolari dei 65 anni di età. Circostanza per la quale Nordio aveva spiegato che esisteva un verdetto a sezioni Unite della Cassazione sul tema, smentito dall’Associazione.

Alle commemorazioni ci sarà Bignami, in passato criticato per la foto in cui vestiva un’uniforme delle SS

Poi, per non farsi mancare niente, in queste ore a far discutere è Galeazzo Bignami, esponente di punta di Fratelli d’Italia, che ieri ha affermato: “Sì, come quasi tutti gli anni sarò presente”. Una presenza che sta scatenando un polverone in quanto Bignami è lo stesso che ha più volte ribadito in Parlamento la necessità di “arrivare alla verità dei fatti” su quanto accaduto a Bologna nel 1980, e che in passato è finito al centro di furibonde polemiche per una vecchia foto – spuntata sui social – in cui era vestito di tutto punto con un’uniforme nazista. Insomma sembra proprio che un momento doloroso come la ricorrenza dell’attentato di matrice neo fascista che dovrebbe unire il Paese, sia diventato l’occasione per fare polemiche inutili e dividere sempre più l’Italia.

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