Strage di Viareggio, confermati i 5 anni all’ex ad di Ferrovie Mauro Moretti

Pene confermate per strage di Viareggio. Condannato anche in appello a 5 anni l'ex presidente di Ferrovie, Mauro Moretti

Strage di Viareggio, confermati i 5 anni all’ex ad di Ferrovie Mauro Moretti

Nessuna riduzione di pena. È il verdetto della Corte d’Appello di Firenze che ieri ha confermato senza alcuna modifica le 12 condanne stabilite nel secondo grado del cosiddetto processo ‘ter’ relativo alla strage ferroviaria di Viareggio, avvenuta il 29 giugno 2009, nella quale morirono 32 persone e oltre cento rimasero ferite.

Confermati i 5 anni per Moretti e i 4 per Elia

Tra le conferme, anche i cinque anni inflitti a Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovie dello Stato e i 4 anni, 2 mesi e 20 giorni dati a Michele Mario Elia, ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana. Tuttavia la sesta sentenza non metterà fine alla lunga vicenda giudiziaria, perché tutte le difese degli imputati hanno già annunciato l’intenzione di fare ricorso in Cassazione.

“Non hanno mai mostrato segni di ravvedimento”

Il sostituto procuratore generale Salvatore Giannino aveva chiesto con fermezza la conferma delle pene, sottolineando come nessuno degli imputati abbia mai mostrato segni di ravvedimento, offerto risarcimenti personali o ammesso le proprie responsabilità. “Un muro difensivo – aveva detto il magistrato – costruito per negare e distorcere la realtà dei fatti”.

Commosse le reazioni dei familiari delle vittime. “La sentenza non ci ridarà indietro i nostri cari, ma è una forma di giustizia che aspettavamo da troppo tempo”, ha dichiarato Daniela Rombi, madre di una delle giovani vittime e da anni in prima linea nel chiedere verità e responsabilità.

Il legale dei parenti delle vittime: “La sentenza che ci aspettavamo”

“È la sentenza che ci aspettavamo. I familiari delle vittime, costituite parti civili, non hanno mai cercato vendetta o facile giustizialismo. Abbiamo partecipato al processo per affermare l’accertamento della verità e delle responsabilità – ha detto l’avvocato Tiziano Nicoletti, legale di parte civile dei familiari delle vittime – Anche la sentenza di oggi, per la sesta volta, conferma le responsabilità del disastro ferroviario e della morte di 32 persone. La quantificazione della pena, non è di competenza delle parti civili, e non ci interessa. Noi volevamo l’accertamento della verità, perché non accada mai più”.

Il legale di Moretti: “Amareggiati. Ricorreremo in Cassazione”

“Siamo amareggiati e delusi ed anche dispiaciuti. La Corte ha perso un’occasione anche per ristabilire un certo equilibrio. Attendiamo di leggere le motivazioni delle decisioni della Corte ma è evidente fin da ora che faremo ricorso in Cassazione”, ha invece commentato l’avvocato di Moretti, Ambra Giovene.

Tutti contro l’ex Ad di Ferrovie

Scene di forte tensione si sono registrate al termine della lettura della sentenza. In particolare, è stato Moretti a finire al centro della rabbia dei familiari delle vittime, contestato all’uscita dall’aula. “Hai bruciato vive 32 persone!”, ha gridato una donna, correndo verso di lui insieme ad altri familiari visibilmente scossi. Lui, impassibile e silenzioso, ha proseguito il cammino senza mai voltarsi né commentare quanto stava accadendo ed è uscito dal tribunale scortato dalle forze dell’ordine.