Strasburgo condanna il governo italiano a pagare “senza ulteriori ritardi” i creditori in difficoltà dei comuni

Nuovo richiamo da Strasburgo all'Italia: chiede al governo di pagare al più presto i creditori di comuni e aziende.

Strasburgo condanna il governo italiano a pagare “senza ulteriori ritardi” i creditori in difficoltà dei comuni

L’Italia deve pagare subito i creditori dei Comuni. “Senza ulteriori ritardi”. Il richiamo arriva dal Consiglio d’Europa, che se la prende con gli enti locali insolventi nei confronti dei loro creditori, come come le aziende pubbliche in difficoltà. La richiesta di Strasburgo è stata formulata dal comitato dei ministri del Consiglio d’Europa e arriva dopo che diverse sentenze della Corte europea dei diritti umani hanno già sottolineato questo punto. Ribadendo come anche i tribunali nazionali abbiano stabilito questo principio.

Il richiamo di Strasburgo all’Italia

Secondo quanto espresso dal Consiglio d’Europa deve essere il governo italiano a farsi carico di queste spese, senza “ulteriori ritardi”. Si tratta delle somme dovute a decine di creditori dai Comuni insolventi e dalle aziende pubbliche in difficoltà, come ad esempio l’Anas. Così come è stato stabilito dai tribunali nazionali e poi ribadito, con la stessa richiesta arrivata anche da diverse sentenze contro l’Italia da parte della Corte europea dei diritti umani.

Ora il Consiglio d’Europa spiega in un comunicato la sua richiesta, sottolineando “con preoccupazione” come ci si trovi di fronte alla “mancanza di progressi tangibili nella risoluzione” di questo problema. Motivo per cui il comitato dei ministri chiede al governo di Roma di fornire informazioni concrete su ciò che intende fare, fissando anche una data entro cui inviare le comunicazioni, ovvero il 30 settembre.