Studenti arruolati alla base di Sigonella

Alcune scuole superiori siciliane hanno deciso di tenere gli stage all'interno della base militare di Sigonella.

Studenti arruolati alla base di Sigonella

Sarà questa aria di guerra che rintuzza il ministro Guido Crosetto e tutto il governo, sarà che l’alternanza scuola-lavoro deve essere lacrime e sangue come teorizzano alcuni nel Parlamento ma non può non destare stupore che alcune scuole superiori siciliane abbiano deciso di tenere gli stage all’interno della base militare di Sigonella.

Alcune scuole superiori siciliane hanno deciso di tenere gli stage all’interno della base militare di Sigonella

La notizia l’ha scovata Antonio Mazzeo, giornalista sempre attento a questioni di militarismo e affini, che racconta come 350 studenti di sette istituti superiori per lo svolgimento della famigerata alternanza scuola-lavoro accederanno alla principale base aeronavale delle forze armate italiane, Usa e Nato nel Mediterraneo che da quando è scoppiato il sanguinoso conflitto in Ucraina ha assunto un ruolo chiave nelle operazioni alleate di cobelligeranza a fianco dei militari di Kiev e di “contenimento” delle unità di terra, navali e subacquee russe.

“A seguito di autorizzazione da parte delle Superiori Autorità, il Comandante del 41° Stormo dell’Aeronautica Militare (colonnello pilota Emanuele Di Francesco) è stato delegato alla sottoscrizione del Pcto – Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (come oggi si chiama l’alternanza scuola-lavoro), da tenersi all’aeroporto di Sigonella nel periodo marzo/maggio 2023, a favore di studenti degli Istituti del comprensorio”, riporta una nota della Difesa.

L’elenco delle scuole “premiate” comprende l’Itas “Arturo Ferrarin” (indirizzo aeronautico) di Catania; l’Itca “Fabio Besta” (aeronautico e commerciale) di Ragusa; l’Isis “Duca degli Abruzzi” (nautico) di Catania; l’Itt “Ettore Majorana” (aeronautico) di Milazzo, Messina; l’Iiss “Benedetto Radice” di Bronte, Catania; l’Iiss “Francesco Redi” di Paternò, Catania e l’Iiss “Ettore Majorana” (ancora una volta indirizzo aeronautico) di Gela, Caltanissetta.

“Allo scopo di dare la giusta sensibilità comunicativa all’attività, che vede tanti giovani maturandi avvicinarsi al mondo del lavoro e dell’Aeronautica Militare”, aggiungono i vertici delle forze aeree, è stata organizzata a Sigonella per il prossimo 7 febbraio 2023, una “giornata dedicata alla firma delle convenzioni Pcto”, a cui parteciperanno i dirigenti scolastici, gli insegnanti tutor e una rappresentanza degli studenti degli Istituti coinvolti nell’alternanza scuola-caserma.

Il programma di massima dell’evento di martedì 7 è stato pubblicato da NewSicilia: alle ore 10 è prevista l’accoglienza del personale scolastico presso i Gruppi Volo del 41° Stormo dell’Aeronautica; alle 10,15 i “saluti” e gli “accenni alla proposta formativa”; alle 10,30 un briefing sulla “storia e le realtà/attività dell’Aeroporto Militare”; alle 11 la firma delle convenzioni PCTO; alle 11,15 la “visita guidata” ai nuovi pattugliatori marittimi P-72A “in mostra statica sul piazzale” e agli aerei cargo C-130 “Hercules” “in hangar manutenzione”; alle 11,45 la “foto di gruppo sul piazzale velivoli” e, infine, alle ore 12, i “saluti” di commiato. Contro gli accordi di alternanza nelle installazioni di guerra – racconta Mazzeo sul sito di Osservatorio Repressione – si sono dichiarati i Cobas Scuola siciliani.

“Tutti dovremmo essere terrorizzati da scenari di guerra sempre più drammatici, rispetto ai quali, in spregio alla nostra Costituzione, l’Italia non svolge un ruolo attivo in direzione della pace, ma contribuisce, con l’invio delle armi, alla prosecuzione del conflitto in Ucraina”, dichiara il prof. Nino de Cristofaro dell’esecutivo nazionale del sindacato di base.

“La base di Sigonella è, purtroppo, in prima linea in questo tragico impegno. La scuola deve essere luogo di educazione e di pace, mandare gli alunni a fare l’alternanza scuola-lavoro nelle basi militari contribuisce a rendere normale la guerra, e questo non possiamo permetterlo”. Evidentemente qualcuno crede che alla guerra, e il suo spirito, vadano coltivati fin da giovani.