Stupro a Piacenza, Meloni posta il video della violenza sessuale. Letta attacca la leader di Fratelli d’Italia: “Indecente e indecoroso”

Stupro a Piacenza: Giorgia Meloni ha postato il video della violenza sessuale suscitando la dura reazione Enrico Letta.

Stupro a Piacenza, Meloni posta il video della violenza sessuale. Letta attacca la leader di Fratelli d’Italia: “Indecente e indecoroso”

Stupro a Piacenza: la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha posta il video della violenza sessuale suscitando la reazione del segretario del Partito Democratico, Enrico Letta.

Stupro a Piacenza, Meloni posta il video della violenza sessuale: “Stop all’immigrazione”

Un uomo di 27 anni della Nuova Guinea richiedente asilo in Italia ha stuprato una donna ucraina in pieno centro a Piacenza. La violenza sessuale è stata prontamente sminuita, da un lato, e strumentalizzata, dall’altro, dai leader di centrodestra che hanno sfruttato l’accaduto per rilanciare, in piena campagna elettorale, la necessità di imporre lo stop agli sbarchi di migranti che raggiungono le coste italiane a ritmo serrato.

In questo contesto, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha deciso di condividere sui suoi canali social il video dello stupro a Piacenza. Il filmato, registrato da un cittadino che risiede in un palazzo nei pressi del luogo della violenza, è stato diffuso online. Le immagini dell’abuso, quindi, sono rapidamente divenute virali e sono state pubblicate anche dalla Meloni.

Nel diffondere il video, la leader di FdI scritto un lungo messaggio strumentalizzando l’accaduto per rilanciare uno dei punti cruciali della sua campagna elettorale ossia il blocco dell’immigrazione. “Non si può rimanere in silenzio davanti a questo atroce episodio di violenza sessuale ai danni di una donna ucraina compiuto di giorno a Piacenza da un richiedente asilo”, ha scritto Meloni. “Un abbraccio a questa donna. Farò tutto ciò che mi sarà possibile per ridare sicurezza alle nostre città”.

Letta attacca la leader di FdI: “Indecente e indecoroso”

Contro la leader di FdI, si è prontamente scagliato il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, che ha bollato la scelta di diffondere la clip come “indecente e indecorosa”. Il segretario dem, in particolare, intervenendo a Radio24, ha dichiarato: “Faccio un appello a tutti perché tutti stiamo dentro i limiti della dignità e della decenza. Il video postato da Giorgia Meloni su uno stupro è un video indecente e indecoroso”.

Letta ha anche sottolineato che il rispetto per le persone deve essere ricordato e tutelato “prima di tutto”. Per questo motivo, ha invitato “tutti a fare una campagna elettorale in cui si parli delle cose e ci si confronti anche animatamente. Ma non si può essere irrispettosi dei diritti delle persone”.

Calenda contro Meloni sulla condivisione del video sullo stupro a Piacenza

Sulla vicenda, è intervenuto anche il leader di Azione, Carlo Calenda. Facendo eco al segretario dem, Calenda ha sottolineato che “denunciare uno stupro è un atto dovuto” ma “mostrarlo per fini di campagna elettorale è un atto immorale e irrispettoso in primo luogo per la donna che lo ha subito, che certamente non vorrebbe essere esposta sui social in questo modo”. Il leader di Azione, infine, ha concluso strigliando la leader di FdI con un “Giorgia Meloni vergognati”.

Salvini, come Meloni, usa la violenza sessuale per rilanciare la campagna elettorale sugli sbarchi

Lo stupro a Piacenza è stato barbaramente usato per rilanciare il tema dello stop all’immigrazione non solo da Giorgia Meloni ma anche da Matteo Salvini. Nella giornata di domenica 21 agosto, infatti, il leader del Carroccio aveva comunicato la decisione di recarsi presto a Piacenza “per confermare l’impegno della Lega per restituire sicurezza al nostro Paese: 10 mila poliziotti e carabinieri in più nel 2023, più telecamere accese e blocco degli sbarchi clandestini”.

Rivolgendosi in particolare al 27enne che ha abusato della donna ucraina, Salvini chiosato: “Richiedente asilo e stupratore. Basta – e ha aggiunto –. Difendere i confini e gli Italiani per me sarà un dovere, non un diritto”.