Scontro Italia-Francia sulla pelle dei migranti. La Francia respinge oltre la metà dei disperati sbarcati dalla Ocean Viking

Scontro Italia-Francia sulla pelle dei migranti. La Francia respinge oltre la metà dei disperati sbarcati dalla Ocean Viking

Resta alta la tensione sui migranti tra Italia e Francia. Con Parigi che torna sul “brutto gesto” del governo italiano nel caso della Ocean Viking affidando l’affondo al ministero dell’Interno. I migranti accolti, spiegano dalla Francia, saranno “detratti dalla quota che accoglieremo quest’anno”.

Numeri e polemiche

Dei 234 naufraghi recuperati in mare dalla nave della Ong Sos Méditerranée sbarcati a Tolone, due terzi degli adulti, ovvero 123, si sono visti negare l’ingresso in territorio francese. Mentre per gli altri 66 è stato rilasciato parere favorevole. Di qua dalle Apli, intanto, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ribadisce l’intenzione dell’esecutivo di perseguire la linea dura sul fronte dell’immigrazione clandestina.

“Perché dovremmo cambiare idea? È evidente che la situazione attuale non è più a lungo sostenibile per il nostro Paese. Quest’anno sono già oltre 93mila gli sbarchi sulle coste italiane, circa il 60% in più rispetto allo stesso periodo del 2021 – ha detto in un’intervista al Giornale -. L’immigrazione illegale va fermata: fa arricchire i trafficanti di esseri umani, toglie dignità ai migranti e li espone al rischio di naufragio”.

La versione di Piantedosi, peròp, non convince le opposizioni che tornano alla carica sulla gestione degli sbarchi e il braccio di ferro in corso con la Francia e l’Unione europea. “Abbiamo presentato un’interrogazione parlamentate al ministro dell’interno e al Ministro degli Esteri per avere accesso al fantomatico report di Frontex che tutti citano e che nessuno ha mai visto – taglia corto il leade di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni -. Nei giorni scorsi sia Tajani che Piantedosi hanno messo al centro della loro narrazione e della loro azione politica un rapporto dell’agenzia Frontex che dimostrerebbe il cosiddetto pull-factor delle navi delle Ong sulle partenze dalle coste del nord Africa analizzando i primi 4 mesi e mezzo del 2021”.

Insomma, una “strana” vicenda dato che secondo l’analisi dell’Ispi, nel periodo interessato dal rapporto di Frontex la media di migranti partiti ogni giorno dalle coste libiche è di 125 con le Ong presenti nell’area Sar libica e di 135 senza”. Ergo: “O il rapporto non esiste o esiste e i ministri non lo hanno condiviso con nessuno e dovrebbero farlo, o esiste e nessuno lo ha mai visto e i ministri impostano le loro politiche sul sentito dire”.