“Sulla burocrazia e sulla lotta alla povertà si gioca il futuro del Governo”. Vitalizi, pensioni, servizi pubblici e dazi. Tutte le promesse fatte da Di Maio all’assemblea di Confartigianato

"Sulla burocrazia e sulla lotta alla povertà si gioca il futuro del Governo". Vitalizi, pensioni, servizi pubblici e dazi. Tutte le promesse fatte da Di Maio all'assemblea di Confartigianato

“Voglio dirlo qui chiaramente. Non è una minaccia. Ma sul tema della burocrazia alle imprese e sulla lotta alla  povertà per me si gioca il futuro del Governo. O otteniamo un risultato su questo il prima possibile o non ha senso tirare a campare”. È quanto ha detto il ministro del Lavoro e per lo Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, nel suo intervento all’Assemblea della Confartigianato, annunciando anche che “la Camera è pronta ad abolire i vitalizi per gli ex parlamentari e io a fare una legge sulle pensioni d’oro”. Prevedendo le critiche, il vicepremier ha affermato: “Diranno che sono pochi soldi: io non credo siano pochi soldi ma diciamo che lo Stato che in passato ha tolto ai cittadini per dare privilegi, oggi toglie i privilegi per dare ai cittadini e questo aiuta molto di più di tante norme impositive”.  Di Maio ha poi aggiunto: “Ai parlamentari dico: fate poche leggi ma buone e abolitene tante che non servono. Ogni volta che si fa una nuova legge bisogna indicare due o tre leggi inutili da abolire, questo ci può aiutare molto”. Il pentastellato dice stop all’idea che “ogni volta che servono soldi nella legge di bilancio ci si inventa un adempimento” per le aziende. Secondo il vicepremier, in Italia, “il livello di tassazione rispetto ai servizi è veramente ridicolo. Dobbiamo migliorare il livello dei servizi pubblici e non far trovare più sorprese nelle tasse: non sappiamo quante siano le tasse e quante ne dobbiamo pagare”. Di Maio ha fatto registrare un’apertura anche sulla questione dei dazi: “Non sono per l’isolamento dell’Italia. Ma come Italia, con un sistema produttivo così particolare, di prodotti così unici, non dobbiamo avere paura di affrontare il tema dei dazi per proteggerci e questo non vuol dire isolarsi. Significa cominciare ad aprire i rubinetti con paesi che ci rispettano economicamente e rispettano le nostre specialità, ma chiudere i rubinetti con altri paesi che non rispettano le nostre specialità e rappresentano una minaccia con i loro prodotti a basso costo”.