Superate le quattromila vittime e i 37mila contagi. Il Coronavirus ha fatto altri 627 morti in 24 ore. Borrelli: “Biocontenimento su tutto il territorio nazionale è una fake news da punire”

La battaglia non è ancora vinta e nessuno sa dire quando arriverà il fatidico picco, cioè quando la curva dei contagi da Covid-19 inizierà a scendere invertendo un trend che oggi ha segnato un nuovo record: in ventiquattr’ore sono morte 627 persone (di cui 381 in Lombardia e 109 in Emilia-Romagna) portando il totale dei decessi a 4.032. E’ il numero più alto dall’inizio dell’emergenza in Italia. Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Iss (disponibile qui), solo 6 pazienti deceduti su 481 finora analizzati non avevano alcuna patologia pregressa.

I contagiati, secondo l’ultimo bilancio diffuso questa sera dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, sono 37.860 con 4.670 malati in più rispetto a giovedì (qui la mappa aggiornata). Cresce il numero di guariti: 689 in più rispetto a ieri (quando il dato era di 415) per un totale di 5.129 persone ormai negative. Degli oltre 37mila malati, 2.655 sono gravi e sono in terapia intensiva, 16.020 sono ricoverati con sintomi, 19.185 in isolamento domiciliare.

Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 15.420 in Lombardia, 5.089 in Emilia-Romagna, 3.677 in Veneto, 3.244 in Piemonte, 1.844 nelle Marche, 1.713 in Toscana, 1.001 in Liguria, 912 nel Lazio, 702 in Campania, 555 in Friuli Venezia Giulia, 600 nella Provincia autonoma di Trento, 530 nella Provincia autonoma di Bolzano, 551 in Puglia, 379 in Sicilia, 422 in Abruzzo, 384 in Umbria, 257 in Valle d’Aosta, 288 in Sardegna, 201 in Calabria, 39 in Molise e 52 in Basilicata.

“Non sapremo mai quando sarà il picco, dicono gli esperti – ha spiegato Borrelli -: si parlava ragionevolmente della settimana prossima o successiva, ma non c’è un dato scientifico. Ci sono tendenze o valutazioni. Le misure finora hanno dato risultati: il numero di persone positive è frutto della circolazione del virus precedente alla stretta e ci auguriamo che con misure attuali e che saranno prese ci permetteranno di fermare l’epidemia”. Poi il numero uno della Protezione civile è costretto a occuparsi anche delle bufale che circolano in rete smentendo che il Dipartimento si starebbe preparando per dichiarare, da metà aprile, le condizioni di biocontenimento su tutto il territorio nazionale. “E’ una fake news – ha detto Borrelli – che circola, queste false notizie vanno punite, chi le mette in rete deve essere punito: sono destituite di ogni fondamento e sono anche allarmistiche”.

Per quanto riguarda la tenuta del sistema sanitario, in particolare nelle quattro regioni più colpite – Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte – non risultano criticità nelle terapie intensive. “E’ evidente che ci siano attività impegnative e sostenute – ha aggiunto il capo della Protezione civile -, che tutti i medici siano occupati e si lavori in modo sostenuto, ma a noi non risultano difficoltà”. Borrelli ha istituito una task force di 300 medici a disposizione “delle realtà regionali che ne avranno bisogno”.