Tangenti per una casa di riposo in provincia di Venezia, due consiglieri di Coraggio Italia finiscono ai domiciliari

Tangenti per una casa di riposo in provincia di Venezia, due consiglieri di Coraggio Italia finiscono ai domiciliari

Tangenti per una casa di riposo in provincia di Venezia, due consiglieri di Coraggio Italia finiscono ai domiciliari

I carabinieri del Nucleo investigativo di Venezia, su richiesta della Procura della Repubblica di Venezia hanno eseguito questa mattina sei ordinanze di custodia cautelare tra Venezia e Padova nei confronti di pubblici funzionari, imprenditori e liberi professionisti che avrebbero commesso dei reati contro la Pubblica amministrazione e pagato o ricevuto alcune tangenti.

Sono finiti ai domiciliari Nicola Fragomeni, ex sindaco di Santa Maria di Sala (Ve), attualmente presidente del consiglio comunale per il gruppo politico Lista “Natascia Rocchi Sindaco”, nonché coordinatore provinciale di Coraggio Italia e l’altro ex primo cittadino Ugo Zamengo, adesso consigliere comunale ed eletto nella stessa lista.

Le altre ordinanze cautelari sono state emesse nei confronti di Mauro Cazzaro, titolare di un’azienda di edile di Trebaseleghe (Pd) che costruisce anche Ospedali ed il direttore generale della clinica Villa Maria di Padova, Battista Camporese.

L’inchiesta sulle tangenti

L’indagine riguarda la vendita di un terreno per la costruzione di una casa di riposo nel comune veneziano e l’acquisto di mascherine e altri presidi sanitari, fatta in affidamento diretto al Fragomeni e un suo familiare, che avrebbe portato a intascare illecitamente circa 60 mila euro.

I due amministratori avrebbero favorito la costruzione di edifici di interesse pubblico in cambio di tangenti da parte degli imprenditori indagati. Ferma la posizione di Coraggio Italia che in una nota precisa che, “come previsto dal ‘Codice Etico’, l’unico iscritto destinatario di tale ordinanze è stato automaticamente sospeso dal Partito”.

La reazione di Coraggio Italia

Il leader del partito, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ha affidato ad una nota la sua dichiarazione in cui afferma che “la notizia delle ordinanze cautelari emesse dalla Procura di Venezia per reati contro la Pubblica Amministrazione mi ha lasciato letteralmente basito. Ho piena fiducia nella Magistratura che saprà accertare la verità”.

In attesa che l’indagine arrivi a conclusione, il partito ha già preso provvedimenti. “In riferimento alle ordinanze cautelari per reati contro la Pubblica Amministrazione emanate della Procura di Venezia”, Coraggio Italia fa sapere che “come previsto dal ‘Codice Etico, l’unico iscritto destinatario di tale ordinanze è stato automaticamente sospeso dal Partito”.

Secondo quanto riporta l’Ansa la sospensione riguarderebbe Fragoimeni, che ricopriva l’incarico di coordinatore provinciale del partito per la provincia di Venezia, mentre non risulta invece iscritto a Coraggio Italia l’altro politico arrestato, Ugo Zamengo, che tuttavia è stato eletto nella lista del partito alle ultime elezioni comunali di Santa Maria di Sala.