Tav Torino-Lione, possibile rinvio dei lavori: Salvini è preoccupato ma dalla Francia arrivano rassicurazioni

Tav Torino-Lione: preoccupazioni sulle notizie che sono arrivate dalla Francia nelle scorse ore. Salvini chiede chiarezza.

Tav Torino-Lione, possibile rinvio dei lavori: Salvini è preoccupato ma dalla Francia arrivano rassicurazioni

Tav Torino-Lione: allarme lanciato da un documento francese che annunciava pesanti ritardi. Immediata la reazione preoccupante del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che ha chiesto chiarimenti al governo transalpino.

Tav Torino-Lione, possibile rinvio dei lavori: Salvini è preoccupato

Nelle scorse ore da una circolare francese sarebbero emersi degli aggiornamenti sulla tratta Tav Torino-Lione. Secondo questo documento, Parigi avrebbe deciso di rinviare la tratta della linea a dopo il 2043 perché “troppo cara”. “Proponendo di rinviare oltre il 2045 l’entrata in servizio delle vie d’accesso francesi e privilegiando durevolmente la linea storica Digione-Modane, il Coi mette seriamente a rischio il successo della più grande infrastruttura europea di mobilità a basse emissioni di carbonio per viaggiatori e merci”, si leggeva nell’appello dei parlamentari.

In seguito, è intervenuto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini:Al di là degli insulti, delle polemiche e delle provocazioni che registriamo con stupore, siamo preoccupati dalle titubanze francesi a proposito di Tav”, ha detto. “Da Parigi ci aspettiamo chiarezza, serietà e rispetto degli accordi: l’Italia è stata ed è di parola, non possiamo accettare voltafaccia su un’opera importante non solo per i due Paesi ma per tutta Europa”. 

Sulla questione è intervenuto anche Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte. “Dopo più di 30 anni abbiamo finalmente una data di conclusione della Torino-Lione, ovvero il 2032”, ha detto. “Auspichiamo che questa data sia certa e veda la conferma anche dei partner europei coinvolti. Non è una partita che si può non giocare”.

Dalla Francia arrivano rassicurazioni

“Il governo francese non ha deciso nessun rinvio nel calendario relativo alla Tav Lione-Torino”: lo ha detto oggi all’ANSA il ministro dei Trasporti della Francia, Clément Beaune, aggiungendo che le notizie di rinvii nella costruzione di determinate strutture fanno riferimento non a decisioni prese “ma ad un rapporto indipendente consegnato al governo”. “Non si tratta in nessun caso – ha precisato Beaune – di una decisione del governo e il nostro calendario resta immutato”.

“Il governo non prenderà decisioni su questo rapporto, che è soltanto una consulenza di un gruppo indipendente, prima del prossimo luglio – ha confermato oggi all’ANSA una fonte della Transalpine Lione-Torino, il comitato che si propone di realizzare e accelerare la costruzione del collegamento ferroviario con l’Italia -, non c’è da preoccuparsi dal momento che non c’è nessuna decisione sulla via di accesso francese. Quello inviato al governo lo scorso febbraio è un rapporto per analizzare gli investimenti sulle infrastrutture di trasporto. Del rinvio ipotizzato dal rapporto, sulla base del fatto che la Lione-Torino sarebbe un progetto troppo caro e non prioritario, non sarebbe contenta neppure l’Europa, che cofinanzia il progetto”.

Comunicato No Tav

Senza la tratta nazionale francese va a cadere anche una delle ultime argomentazioni dei promotori dell’opera, cioè il guadagno di mezz’ora dei tempi di percorrenza tra Torino e Lione, a costo di sventrare due valli e spendere decine di miliardi. Ciò che sta accadendo – dichiara il movimento No Tav – è la dimostrazione plastica di quanto il movimento No Tav, da una parte all’altra del confine, ripete da tempo: cioè che l’opera è antieconomica, inutile e rappresenta unicamente un grande regalo alle lobbies del cemento e del tondino”.