Stellantis scommette sull’elettrico a Termoli. L’azienda, nata dalla fusione tra Fca e Psa, investirà, da qui al 2025, 30 miliardi, per elettrificazione e software, con l’obiettivo di diventare leader nel mercato dei veicoli a basse emissioni (Lev), con una quota di vendite di oltre il 70% in Europa nel 2030. Nonostante l’impegno della politica locale, che aveva investito del tema anche il premier Mario Draghi, non sarà, dunque, Torino a ospitare la gigafactory italiana di Stellantis.
Lo stabilimento di Termoli si estende su una superficie di 1,3 milioni di metri quadri, di cui 180 mila coperti, e fu aperto nel 1972. E’ uno dei pochissimi stabilimenti al mondo a produrre sia motori sia trasmissioni, che poi vengono indirizzati a tutti gli impianti del gruppo, come in Val di Sangro, a Melfi, a Pomigliano d’Arco. Uno dei momenti più importanti della storia dell’impianto molisano, fu l’apertura del capannone di “Termoli 3”, costruito per avviare la produzione del motore Fire, che venne inaugurato il 30 marzo del 1985 alla presenza del presidente della Repubblica Sandro Pertini e dell’avvocato Giovanni Agnelli, dimostrando un elevato grado di flessibilità.
Il sito di Termoli ha raggiunto il proprio record produttivo nel 2009, con oltre 971.000 motori costruiti nell’anno. I dipendenti sono oltre duemila, in larghissima parte provenienti dal Molise. Quella di Termoli sarà una delle cinque gigafactory Stellantis, ne sono previste altre due in Europa, tramite la joint venture con Total che si chiama Acc, a Douvrin (Francia) e a Kaiserslautern (Germania), che avranno un costo complessivo di 5 miliardi di euro e produrranno 48 GWh di accumulatori l’anno per consentire l’assemblaggio di 1 milioni di veicoli elettrici.
Come per Termoli, anche questi due impianti saranno riconvertiti da precedenti produzioni. Non è ancora stato comunicato, se in Molise le attuali produzioni saranno sospese. Mirafiori non ha mai avuto reali chance, non vengono infatti più prodotti motori a Torino da molti anni. E’ invece previsto nell’impianto torinese un forte aumento della produzione della 500 Bev, e qui si troverà il battery hub and lab che servirà anche le produzioni di Maserati, oggi a Grugliasco.