ll terremoto ha ucciso oltre 250 persone. Lo sciame sismico continua, nel pomeriggio scossa di magnitudo 4.3

Una paura infinta per le persone sfollate dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia. Prosegue lo sciame sismico e ci sono episodi di sciacallaggio.

Il bilancio è di oltre 250 morti, ma il dato potrebbe aumentare fino alla fine delle ricerche. E nemmeno la paura conosce un attimo di tregua per le persone sopravvissute e sfollate dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia. Lo sciame sismico è infatti andato avanti in maniera incessante. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Inge) ha rilevato centinaia di scosse (con magnitudo superiore a 2.0) nella giornata di oggi, giovedì 25 agosto, nelle zone devastate dal violento sisma avvertito alle 3.36 di ieri. La più violenta si è verificata alle 5.17, con epicentro ad Arquata del Tronto: la magnitudo è stata di 4.5. Nel primo pomeriggio ce n’è stata un’altra, di magnitudo 4.3, che ha provocato ulteriori crolli nella scuola Romolo Capranica di Amatrice.

L’attività tellurica rischia di complicare ulteriormente la situazione: perché gli edifici molto danneggiati possono venire definitivamente giù. “Dall’inizio dello sciame e fino alle 7 di stamane, sono state registrate 460 scosse; solo 2 hanno superato 5 di magnitudo”, aveva riferito la Protezione civile in una nota ufficiale. Ma con il trascorrere delle ore il numero è cresciuto. La serie di terremoti è stata prevista dagli esperti: le repliche di assestamento sono una consuetudine dopo un evento molto forte.

Arrivano gli sciacalli
Mentre i soccorritori sono impegnati nella rimozione delle macerie, le forze dell’ordine hanno denunciato i primi episodi di sciacallaggio nei paesi maggiormente devastati. Gli agenti stanno comunque compiendo il massimo sforzo per vigilare sulla presenza di sciacalli, che sfruttano la tragedia per trafugare oggetti incustoditi tra i detriti. Il Comando provinciale dei carabinieri di Ascoli ha annunciato nelle ultime ore l’arrivo di un centinaio di militari, con la funzione di pattugliare i comuni maggiormente flagellati, comprese le frazioni più isolate. Che diventano territori privilegiati per episodi di sciacallaggio.