Una domenica di fermento politico. Nonostante la chiusura dei Palazzi istituzionali, i grandi protagonisti della scena hanno inaugurato il 2017. Il segretario del Pd, Matteo Renzi, ha rilanciato la sua azione politica, mentre il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha annunciato il suo ritorno in campo. E in entrambi casi prende forma un’ipotesi: un accordo tra le principali forze politiche. Insomma, il nuovo anno propone un grande classico di questa legislatura: il patto del Nazareno. Magari in versione riveduta e aggiornata.
Nel caso del Rottamatore, il messaggio si deve interpretare tra le righe. Parlando di legge elettorale, ha spiegato: “Col maggioritario il Pd è il fulcro di un sistema simile alla democrazia americana. Con il proporzionale torniamo a un sistema più simile alla democrazia cristiana. Ma il Pd sarà decisivo comunque”. Quindi non è stata esclusa l’eventualità di intese con altri partiti. +Molto meno criptico il ragionamento di Berlusconi. “Oggi in Italia esistono tre grandi aree: noi, il Pd e i grillini, molto simili per consistenza numerica. Nessuno di questi tre poli allo stato sembra in grado di governare da solo. Se gli italiani non daranno più del 50% a un solo polo, sarà inevitabile accordarsi”. L’ex premier ha comunque specificato che “non è l’obiettivo di Forza Italia”.
A celebrare le nozze è già pronto il ministro degli Esteri, Angelino Alfano: “Più di un milione di elettori mi ha seguito abbandonando Fi votando per me e per noi. Cosa posso dire loro? Il problema non è di chi ha tradito, perchè qui nessuno ha tradito, ma qualcuno ha capito prima. Noi siamo quelli che hanno capito prima”. Quindi il leader del Ncd ha dichiarato, togliendosi pure un sassolino dalla scarpa: “È un fatto politico che al di là delle parole, il partito di Forza Italia si prepara nella prossima legislatura a governare con il Partito democratico. Ossia esattamente quello che sto facendo io”.
Allarme – Il primo a sentire puzza di bruciato, o meglio aria di Nazareno, è stato il leader della Lega, Matteo Salvini. “Renzi e Berlusconi intervistati, lo stesso giorno, su Repubblica e Corriere. Non escludono accordi e intanto votano Salva-Banche. #votosubito”, ha scritto su Twitter il numero uno del Carroccio. Una tesi simile è stata espressa dal fondatore di Conservatori e Riformisti, Raffaele Fitto.” Renzi, segretario del Pd, continua a ignorare le ragioni della sua sconfitta referendaria. Per tre anni, dall’opposizione, gli avevamo spiegato che l’urgenza del paese era l’economia, non la legge elettorale e il Senato. E, apparenze a parte, Renzi respinge qualunque vera autocritica”., ha dichiarato “Berlusconi – ha aggiunto Fitto – sembra inevitabilmente proiettato verso lo schema ‘proporzionale ora, e grosse koalition dopo il voto’. Non credo sia questa la via per rivolgerci agli elettori delusi e astenuti che hanno lasciato il centrodestra da cinque anni”.