Todde: “Conte è l’unico vero leader popolare oggi in Italia”

Per la vicepresidente del M5S, Alessandra Todde, "i 5S saranno la sorpresa alle urne. Chi ci dava per morti resterà deluso".

“Saremo una grande sorpresa, questo è sicuro. Chi fino a ieri ci dava per morti e sepolti, domani si ricrederà provando a bussare nuovamente alla nostra porta”. Ottimismo, entusiasmo e un pizzico di rivalsa per chi pensava che i Cinque stelle non sarebbero andati molto lontano. Questo emerge dalle parole di Alessandra Todde, viceministro allo Sviluppo economico e, soprattutto, una dei vicepresidenti del M5S oltreché in corsa alle politiche di domenica.

Per la vicepresidente del M5S, Alessandra Todde, “i 5S saranno la sorpresa alle urne. Chi ci dava per morti resterà deluso”

“Sto girando la Sardegna e la Lombardia per ascoltare e parlare delle urgenze dei cittadini – spiega ancora la Todde – e la gente apprezza la nostra coerenza e la serietà delle nostre proposte”.

Soddisfatta, dunque?
Sono molto orgogliosa del lavoro che abbiamo fatto, che stiamo facendo e che vogliamo continuare a fare. Sono orgogliosa del MoVimento 5 Stelle e di tutta la sua comunità che non ha mai smesso di battersi per i bisogni delle persone.

Affrontate temi “di sinistra”, ma evitate che qualcuno possa identificarvi come una forza di sinistra. Perché?
Non evitiamo che qualcuno ci identifichi di sinistra, anzi mi sembra evidente che moltissime delle persone che sceglieranno di votarci provengono da quel mondo, da quella storia, hanno quelle radici. Io sono una donna cresciuta con i valori dell’antifascismo, mio nonno si è fatto 10 anni di confino perché era antifascista. Noi abbiamo ripensato il Movimento a partire dalle basi: un manifesto progressista che fonda la nostra prospettiva dove la questione morale di Berlinguer, la transizione ecologica, la lotta al cambiamento climatico, la questione di genere, i diritti civili, la giustizia sociale, il lavoro, la lotta alla povertà sono tutti temi portanti. La nostra è un’agenda sociale che parla al popolo democratico.

La ricetta è vincente, specie al Sud. Merito vostro o demerito degli altri?
Non voglio parlare degli altri, ho già detto più volte cosa penso di Letta e dell’attuale dirigenza Dem: in un mese hanno fatto solo scelte incomprensibili. Il M5S sta recuperando consensi di progressisti e ecologisti delusi, parla a chi ha di meno, a chi è sfruttato, a chi non vede prospettive: Conte è forse l’unico vero leader popolare. Sta togliendo voti alle destre, è diventato argine alla Meloni, perché anziché proporre ricette condite d’odio, cerca di mettere mano ai problemi della gente con soluzioni serie.

Intanto resta centrale il tema energetico. Oggi Conte ha detto che sulla questione Draghi è stato “arrogante”. Lei che ne pensa?
L’allarme lo abbiamo lanciato diversi mesi fa. Abbiamo chiesto un Energy Recovery fund, sulla scia di quanto fatto col Next generation Eu e il tetto al prezzo del gas. Siamo stati i primi a parlare di tassazione sugli extra profitti. Ci hanno preso per pazzi, per irresponsabili, ora invece ci vengono tutti dietro proponendo le nostre ricette. Il governo è finito perché non dava più le risposte di cui aveva bisogno il Paese.

La soluzione sarà uno scostamento di bilancio?
Contro il caro bollette e l’aumento del costo della vita si sta facendo ancora troppo poco, i 14 miliardi del decreto Aiuti Ter sono insufficienti. O si riconosce che la situazione è grave, oppure la crisi rischia di aggravarsi ulteriormente. Servono strumenti di finanza straordinaria. Possono arrivare dall’extragettito o dagli extraprofitti o dallo scostamento di bilancio. Ma servono subito 40-50 miliardi per mantenere in piedi l’intero tessuto produttivo.

Ultima domanda: Grillo parteciperà all’evento conclusivo di campagna elettorale a Roma?
Beppe Grillo è pienamente coinvolto, si aggiorna costantemente con Conte e ci sta dando una grande mano. Non so se riuscirà a venire in piazza, ma resta un uomo dalle mille sorprese: nel caso lo scopriremo direttamente a Santi Apostoli.