Toninelli, Trenta, Costa: i tre ministri 5S nel mirino. Sulla graticola della Lega anche Tria in vista di una Manovra più audace

La richiesta di Matteo Salvini è chiara: per andare avanti con questo Governo occorre un cambio di passo decisivo. Altrimenti meglio andare alle urne. E il cambio di passo, secondo il Capitano, deve necessariamente passare per un rimpasto importante nell’Esecutivo. Questa è la tesi che Salvini ha esposto ieri all’incontro in tardo pomeriggio tenuto a Palazzo Chigi con Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. Dal colloquio sembra essere arrivato un accordo di massima per rivedere la squadra di Governo. Il segretario della Lega più volte aveva puntato il dito contro il responsabile delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, la ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, e il collega responsabile dell’Ambiente, Sergio Costa.

Sembrano questi i primi ruoli che saranno sostituiti, non necessariamente con nomi del Carroccio. Da qualche voce di corridoio arrivano rumors anche sul ministro dell’Economia, Giovanni Tria, sul quale Salvini ha avuto da ridire nelle ultime settimane: l’obiettivo del vicepremier è quella di arrivare a una Manovra che contenga “un sostanzioso abbassamento delle tasse”. Tema che il titolare del ministero dell’Economia, invece, prende sempre con le molle. Anche Di Maio avrebbe avuto colloqui separati con Conte. In ogni caso è molto difficile che, se il Governo dovesse andare avanti, si potrebbe mantenere in squadra ministri che non hanno mai risparmiato attacchi al leader leghista. Toninelli due giorni fa ha definito Salvini un “nano”; Costa ha invece definito un “reato” quanto accaduto con il figlio di Salvini sulla moto d’acqua della Polizia.