Torna a salire la curva dei contagi. Nelle ultime 24 ore individuati 412 positivi. Solo in Valle d’Aosta e Molise non ci sono nuovi casi. L’Oms: Fiammate inevitabili

I contagi tornano di nuovo a salire. Sono 412, infatti, quelli registrati nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 259). Complessivamente, secondo il bollettino del ministero della Salute, i pazienti attualmente positivi sono ancora 13.561 (+193), 801 (+22), invece, i ricoverati con sintomi, 49 dei quali (+3 rispetto a ieri) si trovano nelle terapie intensive. Il totale dei dimessi/guariti è di 202.461 (+213), mentre in isolamento domiciliare si trovano ancora 12.711 malati (+168). In lieve aumento anche il numero delle vittime: 6 in più che portano il totale a 35.215, mentre lunedì l’incremento era di 4. Solo 2 le regioni senza nuovi casi – Valle d’Aosta e Molise – mentre i maggiori incrementi si registrano in Sicilia (+89), Lombardia (+68) e Veneto (+65).

“Avremo nuove ‘fiammate’ di Covid-19. E’ inevitabile” ha detto, ieri, l’Organizzazione mondiale per la Sanità (Oms) in un momento in cui i dati relativi ai nuovi casi di coronavirus sono tornati a crescere in maniera preoccupante. “Oggi il virus circola e non è stato soppresso in tutta Europa, anche Paesi che l’avevano arginato stanno vedendo riaccendersi la trasmissione del virus”. A sottolinearlo durante la consueta conferenza stampa da Ginevra è stato Mike Ryan, capo delle emergenze sanitarie dell’Organizzazione mondiale della sanità, secondo il quale il coronavirus Sars-Cov-2 non sarebbe “stagionale” come l’influenza. Questo virus “non si sta dimostrando affatto stagionale. Se si allenta la pressione, ritorna. Potete chiamarla seconda ondata, secondo picco, nuova fiammata, come volete. Il punto è che ogni volta che si allenta la pressione, il virus ritornerà”.

A dirla tutta in alcuni paesi europei la seconda ondata è già arrivata. Non è il caso del nostro paese ma è chiaro che gli italiani non devono, per questo, sentirsi al riparo. Anzi. “Mai abbassare la guardia”, è il monito costante dell’Oms. La chiave, ribadisce Ryan, è dunque “sopprimere, sopprimere, sopprimere”. Anche rispetto a quanto sta accadendo in questi giorni è cruciale “quanto velocemente ed efficacemente si risponde a queste ondate, tracciando contatti, circoscrivendo i focolai”. E “il vaccino – puntualizza – è solo una parte della risposta, non la soluzione”.