Arriva dal Tribunale di Palermo la prima sentenza italiana che riconosce l’esistenza di un’organizzazione di trafficanti di esseri umani. Sei imputati sono stati condannati a pene tra due e quattro mesi e sei anni e quattro mesi di reclusione. Un processo con rito abbreviato nato in seguito al primo gravissimo naufragio di un barcone a Lampedusa, nell’ottobre 2013, quando persero la vita oltre 300 persone. L’indagine è coordinata dal procuratore aggiunto di Palermo, Maurizio Scalia, e dai pm Gery Ferrara e Claudio Camilleri.
“L’indagine ha dimostrato – avevano sostenuto i pm Ferrara e Camilleri durante la requisitoria al gup – che l’organizzazione opera come un vero e proprio network criminale, con diverse cellule operanti nei territori di riferimento, cui vengono attribuiti compiti specifici e determinati al fine di organizzare, in prima battuta, i “viaggi della speranza” di migliaia e migliaia di uomini, donne e bambini dall’Africa verso l’Italia favorendone così l’ingresso e la permanenza clandestina in Italia”.