Trump dichiara guerra al made in Cina. Nuovi dazi su una lunga lista di prodotti cinesi. Pechino annuncia una dura reazione

Sempre più tesi i rapporti commerciali tra Stati Uniti d'America e Cina. Il presidente americano Donald Trump ha approvato nuovi dazi sui prodotti cinesi

Sempre più tesi i rapporti commerciali tra Stati Uniti d’America e Cina. Il presidente americano Donald Trump ha approvato nuovi dazi su una nuova lunga lista di prodotti cinesi per un valore che si aggira intorno ai 50 miliardi di dollari. La notizia è stata riportata oggi dal Wall Street Journal, che però non ha spiegato da quando le nuove regole entreranno in vigore.

La decisione sarebbe una dura reazione per punire la Cina che è stata accusata di “rubare tecnologie alle aziende Usa e di violare i diritti sulla proprietà intellettuale”. L’annuncio di queste nuove misure potrebbe dar vita a una guerra commerciale come non si è mai vista fino ad ora. Gli ultimi provvedimenti andrebbero a vanificare gli accordi raggiunti all’inizio di giugno per l’aumento delle importazioni cinesi di alcune categorie di merci statunitensi. I nuovi dazi di Trump dovrebbero andare a introdurre nuove tariffe del 25 per cento che verranno applicate a 800 categorie di merci cinesi, meno delle 1.300 inizialmente individuate dal dipartimento del Commercio Usa.

La Cina ha già fatto sapere che verranno prese dure contromisure per reagire a quello che è stato già definito l’ultimo affronto di Trump. La reazione è stata già annunciata dai media cinesi che citano il portavoce del ministero degli Esteri, Geng Shuang.  “Se gli Usa adottassero unilaterlamente misure che danneggiassero gli interessi cinesi reagiremmo immediatamente con le misure necessarie”, ha spiegato Shuang.

Le tensioni commerciali hanno già prodotto i loro effetti sui mercati. Si è chiusa una giornata estremamente negativa per i mercati asiatici. A Hong Kong, a fine seduta, l’indice composito Hang Seng è sceso dello 0,43%, ovvero 130,68 punti, a 30.309,49 punti. Nella Cina continentale, alla Borsa di Shanghai, l’indice composito è sceso dello 0,73% a 3,021,90 punti mentre l’indice di Shenzhen è sceso dell’1,76%.