Turchia, giornalisti arrestati. Erdogan schiaffeggia la Mogherini. L’Europa si faccia gli affari suoi. Così il premier turco ha preso le distanze dall’ammonimento di Lady Pesc

Ormai si è capito: Recep Erdogan non accetta le critiche. Soprattutto quelle di Federica Mogherini per conto dell’Unione europea dopo le cariche alla polizia e gli arresti di giornalisti non in sintonia con il regime “democratico”. L’Alto Rappresentante per la politica estera dell’Ue, dopo l’accaduto, aveva subito preso posizione dichiarando in una nota ufficiale che gli arresti di giornalisti “vanno contro i valori europei e gli standard a cui la Turchia aspira a fare parte”. Così ieri, in una dichiarazione, è arrivato lo schiaffo del presidente turco che ha esortato l’Ue ad “occuparsi dei fatti propri”. Inoltre il presidente ha poi rilanciato, annunciando l’adozione di misure contro i giudici e altri membri delle istituzioni dello Stato – tra cui la magistratura – che, ha detto, debbono essere “ripulite da traditori”.

GLI INTERROGATORI
Intanto, tra rigide misure di sicurezza, la polizia turca anche ieri ha continuato gli interrogatori di 24 delle 27 persone arrestate in 13 città nell’ambito di un’operazione che ha preso di mira i media ostili al presidente Erdogan. Tre persone sono state rilasciate dopo essere state interrogate nella notte. Davanti alla sede della Direzione generale di sicurezza di Ankara, dove si sono svolti gli interrogatori, un migliaio di persone hanno inscenato una protesta per chiedere la liberazione dei detenuti. Il principale bersaglio dell’operazione è il quotidiano più letto del Paese, Zaman, e poi una serie di altre testate e personaggi dell’impero mediatico Samanyolu, vicino a Fethullah Gulen, il predicatore che dopo esserne stato alleato ha lanciato una campagna contro Erdogan, al potere dal 2002.

LE ACCUSE
Gli arrestati sono accusati di coinvolgimento in una organizzazione terroristica. A commentare l’episodio ci ha pensato anche il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, a margine del Consiglio Ue: ”Ci sono alcuni diritti fondamentali, come la libertà di espressione, che fanno parte dei valori fondamentali dell’Ue e facciamo presente che sono principi inderogabili”.