Tutte le strade portano a Roma problemi e caos. Vigili infuriati. Persino ripulire le strade dopo gli incidenti è una Via Crucis

di Matteo Silvestri

Tra le tante emergenze che il prossimo sindaco di Roma dovrà affrontare ce n’è una scivolosa come l’olio, perché di chiazze d’olio sull’asfalto si tratta. Gli oltre 15 mila sinistri l’anno che si verificano nella Capitale impegnano quotidianamente gli agenti della Polizia di Roma Capitale, soprattutto da quando nel 2014 fu affidato all’Ama il servizio di pulizia delle strade teatro di incidenti.

LA PROTESTA – Succede spesso – raccontano i vigili – che, quando si verifica un incidente, loro sono costretti ad aspettare anche ore gli operatori dell’Ama perché puliscano la strada prima di ripristinare la viabilità. La municipalizzata per l’ambiente, però, non è attrezzata per questo servizio. Le chiazze d’olio vengono coperte con la sepiolite, un minerale poroso che viene gettato sull’asfalto, mentre l’azienda che aveva vinto l’ultimo bando di gara provvedeva al lavaggio delle strade.

DANNO E BEFFA – Ogni incidente rischia di inguaiare Roma Capitale. «L’azienda vincitrice del bando nel 2009 – spiega il presidente dell’Arvu, l’associazione delle polizie locali, Mauro Cordova – istituiva un cantiere mobile sul luogo dell’incidente prendendosi in carico tutte le responsabilità. Oggi invece quelle responsabilità ricadono sul Comune e così, se si verifica un secondo incidente a causa del primo, al Campidoglio potrebbe essere chiesto un risarcimento». L’Ama ha cercato un affidatario ma Mafia Capitale ha stoppato tutto.