Tutti a caccia della traccia: 500 mila in ansia per la Maturità 2014

L’ora x è arrivata: la notte prima degli esami è arrivata. Domani circa  490 mila studenti dell’ultimo anno siederanno tra i banchi per l’esame di maturità 2014. E come ogni anno il tototema impazza in rete già da mesi.

Si comincia con lo scritto di italiano. Segue, giovedì 19 giugno, la seconda prova, diversa per tutti gli indirizzi ma preparata dal Ministero. Lunedì 23 giugno è quindi in programma il terzo scritto, predisposto dalle commissioni. L’invio delle tracce avviene ormai da tre anni attraverso il cosiddetto plico telematico. Si tratta di ‘buste’ criptate recapitate per via informatica alle scuole. Per la loro apertura è necessaria una password che viene resa nota solo la mattina della prova. Nei scorsi giorni il Miur ha aperto un canale di comunicazione con i maturandi su twitter raccogliendo le loro emozioni pre-esame attraverso l’hashtag #quasimaturi.

Sono 491.224 gli alunni che hanno presentato domanda per la partecipazione all’Esame. Di questi 469.374 sono candidati interni, 21.850 esterni. I candidati nelle scuole statali sono 445.912 e 45.312 nelle paritarie. Le commissioni impegnate nelle operazioni sono 12.105. Secondo i primi dati che stanno affluendo dalle scuole la percentuale di non ammessi all’esame si attesta, a oggi, attorno al 4,3%. Le tracce sono scelte dal Ministro dell’Istruzione fra le proposte elaborate da un pool di esperti appartenenti al mondo della scuola. Le operazioni di predisposizione delle prove cominciano in autunno.

La prima prova è lo scritto di italiano, comune a tutti gli indirizzi. Quattro le tipologie d’esame: analisi del testo, redazione di un articolo di giornale/saggio breve, tema di argomento storico, tema di ordine generale. I candidati hanno 6 ore per lo svolgimento.

Greco al Classico, Matematica allo Scientifico, Lingua straniera al Linguistico e Pedagogia per il liceo Pedagogico. Queste le materie per i principali percorsi liceali. La seconda prova scritta è specifica per ciascun percorso di studi. Le materie sono state rese note a gennaio per tutti gli 892 indirizzi di studio e i corsi sperimentali. Per gli Istituti tecnici e professionali sono state scelte materie che, oltre a caratterizzare i diversi indirizzi di studio, hanno una dimensione tecnico-pratica-laboratoriale.

Dalla trattazione sintetica di non più di 5 argomenti, a quesiti a risposta singola (da 10 a 15) o multipla (da 30 a 40), a problemi a soluzione rapida (non più di due), fino allo sviluppo di un progetto o all’analisi di casi pratici e professionali (non più di due). La terza prova scritta è predisposta da ciascuna commissione sulle materie previste dal programma dell’ultimo anno e tenendo in considerazione le indicazioni del Consiglio di classe.
Per quanto riguarda l’analisi del testo, tutti gli indizi portano a un autore del Novecento. Proprio tra questi, secondo un sondaggio di Skuola.net, in cima ai pensieri degli studenti ci sarebbe Pirandello, protagonista insieme a D’Annunzio e a Primo Levi. Oppure in molti puntano sul premio Nobel Gabriel García Márquez , morto pochi mesi fa. Ipotesi però smentita da un altro tweet del Miur, che ha promesso: “Chi ha preparato le prove ci e vi rassicura: sono in linea con i programmi”. Principio che escluderebbe anche la possibilità di autori viventi. Ecco che allora risalirebbero le quotazioni di chi manca all’appello da un po’, come Saba e Svevo, uscito l’ultima volta nel 2009.
E parlando sempre di anniversari, il sito Studenti.it suggerisce quelli che potrebbero essere presi in considerazione da viale Trastevere per le altre tracce, quelle di attualità, storiche e generali: la scomparsa di Mandela, il decennale dalla nascita di Facebook, che potrebbe essere lo spunto per una riflessione su come i social network stanno cambiando il nostro approccio alla comunicazione (come già nel 2009); e quello dallo tsunami nel sud est asiatico, che potrebbe far riflettere sui disastri ambientali. Poi i cent’anni dallo scoppio della prima Guerra mondiale, la santificazione dei papi Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, il crollo del muro di Berlino, vent’anni dalla morte di Nixon e 50 da quella di Palmiro Togliatti e di Kennedy, la nascita della tv italiana, di Hitler, Marconi e Galilei.

Paura degli errori grammaticali
Non errori, ma veri e propri “orrori” di ortografia e grammatica turbano i sonni dei ragazzi alla vigilia della prima prova di maturità: il problema non è l’autore che uscirà per l’ analisi del testo o le tracce del saggio breve, bensì i famigerati apostrofi, accenti e, più in generale, le regole della nostra lingua. Il 40% circa infatti ha paura di cadere sull’italiano, e fa bene: 1 su 3 infatti sbaglia la grafia di “qual è”, 1 su 10 usa l’apostrofo con l’articolo indeterminativo maschile. E non sono le sole lacune che gli studenti dell’ultimo anno di superiori si portano dietro,secondo i dati di una ricerca del sito specializzato Skuola.net su circa 1400 maturandi.

Sempre da un sondaggio del sito di riferimento per gli studenti emerge un dato curioso: in vista dell’esame i maturandi 2014 si riscoprono credenti. In tutto, si rivolgono alla fede religiosa 4 studenti su 10 e sanno benissimo a che santo votarsi: San Giuseppe da Copertino protettore degli studenti e Santa Rita, protettrice della cause impossibili.
Quando lo studio e il ripasso non bastano per sentirsi sereni e sicuri, non resta che fare appello alla fede. Notti insonni, incubi e paure che stanno prendendo d’assalto mezzo milione di ragazzi ed ecco che, quasi la metà, si affida alla preghiera, riscoprendosi credente. Cresce infatti la quota dei fedeli tra i 460 mila ragazzi che, domani mattina, inizieranno l’esame di maturità. Secondo un sondaggio di Skuola.net su quasi 2600 maturandi, i credenti sono aumentati di un terzo passando dal 20 al 27%, tra questi c’è una quota dell’1,3% che dice di aver scoperto una nuova religione, al di fuori di quella cattolica. C’è anche una quota che ammette di affidarsi alle credenze popolari, soprattutto scaramantiche. Ma è la fede religiosa, ora, a tenere banco.