Tutti assieme i canali all news non superano neanche il 2% di share

di Marco Castoro

I tiggì delle all news sono fatti molto bene. Spesso anche meglio dei telegiornali canonici. Sempre tempestivi sulla diretta. Un avvenimento dell’ultim’ora viene spolpato fino all’osso. In Italia sono tre i canali con i telegiornali h24: Sky Tg24, RaiNews e Tgcom24 di Mediaset, diretti rispettivamente da Sarah Varetto, Monica Maggioni e Mario Giordano. Tre direttori che stanno facendo sforzi degni delle fatiche di Ercole per allestire autentiche macchine da guerra. E nel caso dell’emittente di Murdoch e del Biscione va detto che le aziende hanno messo in bilancio anche uno sforzo ragguardevole dal punto di vista economico. Un po’ meno per il canale di Viale Mazzini, che finché è stato diretto da Corradino Mineo non aveva neanche i fazzoletti per piangere. Ora con l’arrivo della Maggioni le cose dovrebbero (un po’) migliorare. Ma la notizia che batte tutte le notizie è un’altra: messi assieme gli ascolti medi giornalieri dei tre tiggì non raggiungono mai il 2% di share. Rainews ha un andamento buono al mattino, quando supera il 2%, ma poi cala fino a uno 0,5% di share medio di giornata. Un vero peccato. Tanti sforzi, di truppe e mezzi, resi vani dagli ascolti. Del resto nessuno si abbona a Sky per il suo tiggì (seppure super efficiente). Semmai lo fa per il calcio, il cinema, la Formula 1 e il porno (un settore che va sempre alla grande). I canali all news vivono la loro gloria nelle redazioni dei giornali, dove restano inchiodati dal telecomando per l’intera giornata. Ma la maggior parte dei televisivi preferisce informarsi alle ore canoniche dei tiggì generalisti, i quali, nonostante qualche lieve flessione, continuano a vantare uno zoccolo duro negli ascolti. Quello che manca ai canali all news.
Al Tg1 si vota per il cdr
È cominciata la tre giorni di votazioni al Tg1 per eleggere il nuovo cdr. Quattro i candidati: Paolo Di Giannantonio, Roberto Olla, Marina Nalesso (il nome uscito dal patto della crostata in casa Petruni) e Marco Clementi. L’atmosfera in redazione non è delle migliori. Gli Sherlock Holmes della Procura sono all’opera per scoprire chi si gonfiava lo stipendio con notturni e festivi senza averne diritto.

A La7 Brignano affonda Grillo
Tra i comici c’è da sempre poco feeling. Se poi il personaggio al centro della questione è Beppe Grillo è facile aspettarsi qualche stroncatura. Intervenendo nella trasmissione di Daria Bignardi su La7, Enrico Brignano ha commentato l’attuale momento politico dell’Italia: “Felice il paese, che non ha bisogno di eroi!” – disse Il Galileo di Bertolt Brecht – per quanto mi riguarda dico “Guai a quel Paese che ha bisogno di comici per essere credibile”. Caro Grillo, incassa e porta a casa.

Benigni piccolo diavolo
Ore contate per il TuttoDante in prima serata. Puntuale è arrivata per Raidue un’altra grande delusione nella classifica degli ascolti. Meno di un milione i telespettatori che hanno visto lo spettacolo in prima serata su Raidue, con uno share intorno al 3%. La decisione di mandare il programma in prima time è stata una vera follia. Anche per quel grande mattatore di Roberto Benigni non deve essere facile ingoiare un simile rospo. Del resto che cosa si può fare se il dg Luigi Gubitosi ha dovuto pagare a Lucio Presta la “cambiale” per il programma di Raiuno sulla Costituzione?

@marcocastoro1