Tutti contro Di Maio. Per gli avversari l’attacco ai giornalisti è contro la libertà di stampa

L'affondo di Luigi Di Maio contro i "giornalisti sgraditi" ha provocato una reazione unanime degli avversari.

L’affondo di Luigi Di Maio contro i “giornalisti sgraditi” ha provocato una reazione unanime degli avversari. “Vogliono tappare la bocca a tutti i giornalisti che non scrivono sul blog di Grillo. Il M5S è ormai palesemente contro la libertà di stampa”, ha sentenziato il senatore del Pd, Andrea Marcucci, polemizzando con il parlamentare del Movimento 5 Stelle. La deputata dem, Alessia Rotta, si è collocata sulla stessa lunghezza d’onda: “Il M5S, avvitato nella sua pericolosa e distruttiva incapacità, intossica il rapporto tra cittadini e istituzioni democratiche. I 5 stelle stanno mostrando il loro vero volto, una faccia che fa paura”. Tuttavia il vicepresidente della Camera ha precisato: “Faccio presente che la lista dei nomi dei giornalisti che secondo noi hanno danneggiato il Movimento 5 Stelle, mi era stata chiesta dal Presidente dell’Ordine dei giornalisti attraverso un comunicato apposito”.

Elvira Savino di Forza Italia ha letto addirittura un disegno politico dietro l’attacco di Di Maio: “Fin da quando sono entrati in Parlamento i grillini hanno tenuto un comportamento minaccioso o denigratorio nei confronti della stampa. Ma è soltanto il vecchio trucco di chi dice di disprezzare una cosa per poterla comprare ad un prezzo più vantaggioso: i grillini infatti insultano i giornalisti per essere invitati in tv dove peraltro sono già molto presenti”. “Più Di Maio si scaglia contro i giornalisti, più i giornalisti si occupano di Di Maio e più aumenta la sua notorietà. Con la lista di proscrizione contro i giornalisti Di Maio si è candidato premier”, ha concluso Savino.