Tutti pazzi per la Boschi

di Marco Castoro
Vuoi perché stiamo vivendo l’anno della Grande bellezza. Vuoi perché i nostri politici sono brutti da sempre (Piccoli, Storti e Malfatti si diceva negli anni ‘70). Sta di fatto che Maria Elena Boschi sta conquistando tutti. Di apparizione in apparizione (non a caso qualche anno fa interpretò la Madonna in un presepe vivente). Piace tanto agli uomini, quanto alla casalinga di Voghera (che ormai avrà 120 anni e 50 mila citazioni su Google). Il suo sorriso è accattivante. Seppure si ha l’impressione che dietro quel volto angelico e quel viso acqua e sapone si nasconda una pantera. Lo si capisce dal tacco 12 leopardato o dallo smalto scuro “aggressive”.
Di sicuro tutti abbiamo capito che stiamo davanti a una maestrina della porta accanto, che se la incontri in ascensore ti nascondi le scarpe per paura di averle impolverate.
Se ne sono accorti anche i media. Latella, Annunziata, Corriere, Libero, il Giornale, Repubblica, i tiggì… e chi più ne ha più ne metta. Non c’è giorno che non si parli di lei. Della sua grinta. Delle sue dichiarazioni polemiche. Dei pizzini. Del suo fascino e del feeling professionale (qualche maligno va anche oltre) che vanta con il premier Renzi.
Anche il sito della Notizia la vede protagonista. Le sue foto sono le più cliccate. Addirittura superano i pezzi e le news di stretta attualità. Non solo. Di fronte a lei anche le “gnocche” di professione – che sfilano sui siti con lo scopo di intensificare i visitatori  – sono costrette alla resa. Non c’è lato b che tenga la sfida. Perfino le super maggiorate non hanno chance contro l’elegante décolleté della ministra delle Riforme. La sua posa della firma davanti al presidente Napolitano ha fatto il giro del mondo. Anche la versione hard con il ritocco pubblicata dalla Bild. Quella col fotomontaggio del finto perizoma, per intenderci.
Troppo bella per essere vera. È quello che tutti si chiedono. A cominciare dai compagni e dagli avversari politici. Non a caso lei sembra quasi che voglia nascondere la sua bellezza per non essere catalogata nella categoria dei nani e ballerine di seconda Repubblica. Inforca gli occhiali. Si veste quasi come se indossasse un’uniforme. Non concede nulla al caso e al pubblico. Perfino la polemica dopo l’imitazione di Virginia Raffaele a Ballarò è stata stemperata grazie alle sue dichiarazioni. “E’ un’imitatrice straordinaria. A me piace molto. Ci ho riso sopra”, ha scritto su Twitter. Mentre in molti, a cominciare dal presidente della Camera Laura Boldrini, avevano accusato l’imitatrice di aver fatto satira sessista.
Nell’intervista di Sky concessa a Maria Latella la Boschi ha smorzato i toni pure sulla telefonata fatta a Lucia Annunziata, subito dopo l’articolo sul presunto pizzino a Dorina Bianchi pubblicato sull’Huffington Post. “Mi ha telefonato dicendomi che avrei dovuto togliere subito il pezzo sostenendo che era tutto falso, dicendomi che mi avrebbe portato in tribunale”, dichiarò l’Annunziata a Libero. Ma la Boschi ha saputo divincolarsi anche da questo ostacolo.
Chi invece riesce sempre a farle perdere le staffe è Renato Brunetta. Come darle torto. Alzi una mano chi nutre simpatia per Brunetta.