Tv del Cnr, il presidente dell’Antimafia accende un faro. Morra chiede ai ministri Bussetti e Grillo di indagare sull’operazione

Interrogazione parlamentare sul progetto del Cnr di fare una tv della ricerca

Il progetto del Consiglio Nazionale della Ricerche di fare una tv della ricerca (High Science Tv.eu) con il Cnccs, già finito sotto ai riflettori dell’Anticorruzione è ora all’attenzione dei ministri della Ricerca e della Salute, Bussetti e Grillo. Il motivo è un’interrogazione parlamentare firmata dal presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, e dal vicepresidente del senatori del Movimento 5 Stelle, Arnaldo Lo Muti. I senatori dell’M5S fanno presente ai membri del Governo che “L’Anac evidenziava che l’oggetto sociale della CNCCS non sarebbe coerente con le attività previste dalla convenzione e che il Cnr e lo stesso CNCCS (presieduto da Enrico Garaci e guidato dall’amministratore delegato Pietro Di Lorenzo n.d.r.) “possano eseguire le attività inerenti il progetto de quo nei limiti delle capacità derivanti dall’oggetto sociale delle parti”.

I senatori proseguono notando come “Nonostante l’Anac avesse sollevato dubbi in merito alla legittimità delle modalità di scelta del socio privato della CNCCS, risulta che lo scorso 12 marzo 2019 il consiglio di amministrazione del Cnr ha approvato la convenzione già stipulata con la CNCCS. Risulta che alla stessa CNCCS, il Ministero dell’istruzione avrebbe assegnato dal 2011 al 2018 finanziamenti pari a 57,3 milioni di euro. Per questi, e altri motivi, Morra e Lo Muti chiedono ai due ministri se “ritengano opportuno attivare le procedure ispettive e conoscitive previste dall’ordinamento al fine di accertare ogni eventuale violazione di norme vigenti sia per il tentativo di affidamento diretto del progetto di 9,7 milioni di euro alla CNCCS, sia per la costituzione della stessa società il cui socio privato non sia stato individuato con procedura di evidenza pubblica, come previsto dalla legge, sia per accertare se il ricorso alle forniture di servizi, per diverse decine di milioni di euro di risorse pubbliche, commissionate dalla medesima CNCCS a terzi, sia avvenuto nel rispetto del ricorso alla gara pubblica”.

Nicola Morra, spiega a La Notizia “Occorre verificare se le modalità di scelta del socio privato del CNCCS siano state corrette. Anche sulle incompatibilità del presidente Inguscio bisogna fare chiarezza. Quando si destinano circa 60 mln di euro per la ricerca pubblica, dobbiamo essere certi che le regole siano rispettate. Chi sbaglia si assume le responsabilità per cui è pagato”.