Uccisa la madre del salumiere di TikTok Donato De Caprio

Omicidio a Pianura, donna uccisa a martellate e data alle fiamme: era la madre del salumiere di TikTok Donato De Caprio. Fermata una vicina.

Uccisa la madre del salumiere di TikTok Donato De Caprio

Pomeriggio di sangue a Pianura: la madre di Donato De Caprio, salumiere divenuto famoso su TikTok, è stata uccisa all’interno del suo appartamento nel quartiere alla periferia occidentale di Napoli. La vittima, identificata come Rosa Gigante, pare sia stata assassinata da una vicina di casa, fermata dalla polizia poco dopo la scoperta del delitto. Alla base dell’omicidio, ci sarebbero futili motivi.

Uccisa la madre del salumiere di TikTok Donato De Caprio

Aveva 73 anni Rosa Gigante: la donna è stata assassinata nel pomeriggio di martedì 18 aprile a Pianura, alla periferia occidentale di Napoli, mentre si trovava nella sua abitazione sita in via Vicinale Sant’Aniello. Stando a quanto appreso da fonti qualificate da Fanpage.it, la vittima è stata identificata come la madre di Donato De Caprio, giovane salumiere napoletano e food influencer che vanta un seguito di milioni di followers su TikTok. Sul social, De Caprio è diventato famoso per il suo slogan “con mollica o senza?”.

Subito dopo aver appreso della tragica notizia, il TikToker ha lasciato il negozio che gestisce in via Pignasecca, nel cuore del capoluogo campano, e si è recato a Pianura.

Il cadavere della 73enne è stato trovato dai familiari nella sua casa. La scena del crimine è stata rapidamente raggiunta dai poliziotti del commissariato locali, dagli uomini della Squadra Mobile della Questura e la Polizia Scientifica.

Vittima presumibilmente assassinata a martellate e data alle fiamme: fermata una vicina di casa

Al momento, non sono ancora noti i motivi che si celano dietro l’atroce gesto e non è ancora stato rivelato quale sia stata l’arma del delitto usata per uccidere la vittima. Stando a quanto appreso da Fanpage.it, alcuni parlano di “arma impropria” ossia uno strumento che non ha lo scopo di offendere ma che può comunque essere impiegato in tal senso come, ad esempio, un martello.

Avvolto nel mistero, poi, anche il movente. Le autorità stanno ipotizzando che l’aggressione sia avvenuta al culmine di una lite nel vicinato e, di conseguenza, si tratti di un omicidio potenzialmente aggravato da futili motivi. Le indagini, tuttavia, sono in corso.

La polizia, intanto, pare abbia fermato una donna la cui posizione è attualmente al vaglio degli inquirenti. La vicina di Gigante sarà interrogata dal pm della Procura di Napoli Maurizio De Marco e dagli uomini della Squadra Mobile, coordinati da Alfredo Fabbrocini.

Sul posto, si sono radunati vicini di casa e persone del quartiere e, mentre i giornalisti vengono trattenuti a debita distanza, la tensione è palpabile.

Misura cautelare con trasferimento in carcere nei confronti di Stefania Russolillo: è gravemente indiziata per l’omicidio

La vicina arrestata per l’omicidio di Rosa Gigante è stata identificata come Stefania Russolillo, 47 anni, attualmente accusata di aver ucciso la donna colpendo alla testa con un oggetto contundente (un martello o un attrezzo simile) e di aver tentato di distruggere il corpo della vittima dandolo alle fiamme. A quanto si apprende, quando è stato trovato dai sanitari del 118 e dai poliziotti, la 73enne aveva i vestiti bruciati e presentava segni di ustione su addome e mani.

Sin dalle prime fasi dell’inchiesta, Russolillo è stata individuata come la principale sospettata per il delitto. A suo carico, sono emersi numerosi elementi e, nella serata di martedì 18 aprile, è infine arrivata la misura cautelare. La sospettata è stata sottoposta a fermo per decisione del pm ed è stata trasferita in carcere, dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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