È stato arrestato un uomo accusato dell’omicidio di Andriy Parubiy, ex presidente del parlamento ucraino, ucciso sabato a colpi d’arma da fuoco a Leopoli. La notizia è stata resa nota dal presidente Volodymyr Zelensky, che ha ringraziato le forze dell’ordine per la rapidità delle indagini. “Il sospettato ha rilasciato una dichiarazione preliminare – ha scritto il capo di Stato sui social –. Sono in corso azioni investigative urgenti per chiarire tutte le circostanze di questo omicidio”.
L’arresto dopo 36 ore
Secondo la ricostruzione delle autorità, il presunto assassino avrebbe pianificato a lungo l’attacco: “Ha osservato, preparato, poi premuto il grilletto”, ha spiegato il capo della polizia ucraina Ivan Vyhivskyi. Dopo il delitto, l’uomo avrebbe cercato di cancellare le proprie tracce cambiando abiti, disfandosi dell’arma e tentando di fuggire nella regione di Khmelnytskyi. L’arresto è avvenuto a distanza di appena 36 ore dall’omicidio.
I sospetti di Kiev: “Coinvolgimento russo”
Il movente del delitto resta ancora al vaglio degli inquirenti, ma le autorità ucraine sospettano un coinvolgimento della Russia. “Sappiamo che questo crimine non è stato accidentale”, ha detto Vyhivskyi, sottolineando che le indagini proseguono in coordinamento con i servizi di sicurezza.
Il profilo di Parubiy
Andriy Parubiy, 53 anni, era una figura di spicco della politica ucraina. Leader dei movimenti filoeuropei del 2004 e del 2014, aveva guidato il parlamento di Kiev tra il 2016 e il 2019. La sua carriera è stata segnata da un forte impegno in difesa dell’indipendenza del Paese e contro l’influenza di Mosca.
Zelensky: “Indagine approfondita in corso”
Il presidente ucraino ha sottolineato il lavoro congiunto delle forze di polizia, del Ministero degli Interni, dei Servizi di Sicurezza e della Procura. “Tutte le istituzioni stanno lavorando instancabilmente. Ringrazio gli investigatori per la rapidità e il coordinamento”, ha ribadito Zelensky.