Un lifting giudiziario per Berlusconi in onda a reti unificate. La campagna è costruita a tavolino per benedire il nuovo Nazareno

A Marrakesh, tra i deserti e ventosi altopiani del Marocco, si dice che ci siano medici capaci di rattoppare con sapienza anche i più malmessi danni dell’amore, facendo tornare le peccatrici e i peccatori praticamente nuovi. Ecco, al di là dell’ironia, qualcosa di simile sta succedendo con Silvio Berlusconi che da tempo è soggetto ad accurato piano di restyling di immagine da parte proprio di quel centro-sinistra da lui sempre avversato. Eterogenesi dei fini? Vendetta della Storia? Poiché è difficile credere al caso c’è piuttosto da supporre che dietro questa improvvisa corrispondenza di amorosi sensi ci sia qualcosa di più complesso, diciamo pure raffinato, partorito da una mente lungimirante che prevede accuratamente gli esiti delle mosse.

Un Goffredo Bettini, ad esempio, un Walter Veltroni, ma perché non lo stesso ex premier e capo fondatore dell’Ulivo Romano Prodi, Matteo Renzi adiuvante? Troppe le coincidenze per non fare pensare ad un vero e proprio cronoprogramma costruito a tavolino da qualche parte tra il Nazareno e la Via Emilia, per parodiare una famosa canzone di Francesco Guccini. L’uno-due inizia con la strana vicenda di un audio ad orologeria che epifanizza dal nulla poco tempo fa ed in cui il giudice Amedeo Franco, che faceva parte del collegio giudicante di Berlusconi in Cassazione, si sfoga di persona con l’ex Cavaliere dicendo che la sentenza che lo ha condannato è una porcata e che lui non era per niente d’accordo. Il giudice Antonio Esposito, che ha condannato il tycoon lombardo sporge querela.

L’assist è troppo facile per il capo di Forza Italia, gli basta allungare di poco la racchetta per fare uno smash storico. La magistratura lo perseguita sostiene Berlusconi, e questa è la prova provata del complotto che da anni i giudici mettono in atto contro di lui. Non entriamo nel merito della vicenda però è strano che un magistrato, Franco, senta la necessità di incontrare in privato una persona che comunque ha giudicato. Ma andiamo oltre. Subito dopo le pasionarie di Forza Italia chiedono a gran voce di fare B “Santo subito” e cioè senatore a vita, mentre altri fanno peggio e qualcuno arriva ad ipotizzare il Colle prossimo venturo. Ma intanto scatta parallelamente un Nazareno 3 tutt’altro che scontato perché il misso dominico incaricato è addirittura Prodi che nel pantheon democratico risiede dalle parti di Alcide De Gasperi e Luigi Sturzo.

Prodi pochi giorni fa, in giacca e cravatta, annuncia che non vedrebbe male Berlusconi in una coalizione di governo. Si tratta quindi di portare Forza Italia nell’alveo dell’attuale maggioranza o di fare le scarpe a Conte? In ogni caso una schifezza, a parte che spaccherebbe il centro-destra. Nella prima ipotesi si indebolirebbero i Cinque Stelle con la scusa di rattoppare le defezioni, nel secondo il discorso è più complesso, ma porterebbe allo stesso risultato. Il siluro a Grillo-Conte viene da Bologna ma è stato costruito a Roma, non troppo lontano dal parlamento… e pensare che sembravano quasi amici ma è sempre lo stesso Pdl meno elle.