Un Museo della Massoneria a Palazzo Giustiniani

La proposta del Goi per chiudere il contenzioso con il Senato: utilizzare una parte di Palazzo Giustiniani per ospitale il Museo della Massoneria.

Un Museo della Massoneria a Palazzo Giustiniani

Dopo oltre trent’anni, continua la querelle tra Grande Oriente d’Italia e Senato su Palazzo Giustiniani. Una struttura, sede istituzionale del presidente di Palazzo Madama, di cui l’ordine massonico rivendica la proprietà tanto da aver dato il via a una battaglia legale a suon di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato. La novità è che questa querelle potrebbe presto finire visto che il Gran maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi (nella foto), ha proposto una exit strategy al Senato così da “sanare un’ingiustizia nei confronti del Goi che perdura da decenni”.

La proposta del Goi per chiudere il contenzioso con il Senato: utilizzare una parte di Palazzo Giustiniani per ospitale il Museo della Massoneria

Come ha spiegato Bisi a La Notizia, per chiudere la partita si può arrivare a una “soluzione onorevole” che consiste nel dare seguito all’accordo raggiunto nel ‘91 con “la transizione firmata dall’allora presidente del Senato Giovanni Spadolini” per concedere 140 metri quadrati del Palazzo, il quale ricorda Bisi è stato “acquistato a inizio ‘900 dal Goi” e di cui Benito Mussolini se ne appropriò nel 1926, così da costruire un Museo della Massoneria “da intestare a Meuccio Ruini, un massone che ha presieduto la Commissione per la Costituzione”.

Per questo, continua Bisi, “ho scritto al presidente del Senato Ignazio La Russa per chiedere un incontro” senza ricevere risposta se non quella, a mezzo stampa, del questore di Fratelli d’Italia Gaetano Nastri il quale ha detto che la questione “è da decenni oggetto di controversie e all’attenzione delle autorità giurisdizionali competenti. Il Senato è rappresentato dall’Avvocatura Generale dello Stato”. Insomma il ramoscello d’ulivo del Goi non sembra aver sortito effetti.