Un Natale coi… Fiocchi. Bufera sul meloniano per l’albero con i bossoli. Scontro sugli auguri del deputato Ue che produce cartucce per la caccia

Un Natale coi... Fiocchi Bufera sul meloniano per l’albero con i bossoli. È il deputato Ue che produce cartucce per la caccia

Un Natale coi… Fiocchi. Bufera sul meloniano per l’albero con i bossoli. Scontro sugli auguri del deputato Ue che produce cartucce per la caccia

“L’Italia ha bisogno di aziende che assicurano benessere, non di pacifisti d’accatto capaci di seminare mefitico odio”. Se toppa doveva essere, quella di Pietro Fiocchi, eurodeputato di Fratelli d’Italia, è sicuramente peggiore del buco. Il buco di cui parliamo è la pubblicità natalizia che l’imprenditore lecchese, attivo nell’azienda di famiglia che produce munizioni per la caccia e il tiro a segno, ha scelto di fare usando cartellonistica e social.

La replica

“Auguro a tutti un Natale con i Fiocchi”, lo slogan scelto, puntando su un facile gioco di parole. Ma a far discutere non è tanto il messaggio, ma lo sfondo scelto da Fiocchi, che compare seduto in compagnia del suo cane, con alle sue spalle un camino acceso e un albero di Natale decorato con bossoli e cartucce. L’eurodeputato, componente della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza del Parlamento europeo ha risposto alle critiche, sostenendo che intendeva: “Semplicemente fare gli auguri ai cacciatori e, in generale, al mondo rurale. Nell’immagine sono ritratti bossoli da caccia, non cartucce da guerra. Non voleva essere una provocazione, io condanno fermamente le guerre”.

Le critiche

E ancora: “Il mio è solo un augurio ai cacciatori, che infatti hanno capito il messaggio”. Già in passato il politico era stato criticato per iniziative dello stesso genere, legate all’ambito dell’azienda famigliare e al mondo della caccia. “I cacciatori sono tutte persone perbene, altrimenti non potrebbero avere il porto d’armi. La caccia – conclude – è un’attività consentita dalla legge italiana. Mi viene solo da sorridere di fronte a certe critiche”.

Le critiche sono quelle rivoltegli non soltanto da moltissimi utenti dei social, ma anche dal capogruppo del M5S in Regione Lombardia, Nicola Di Marco: “Questo manifesto è un obbrobrio, un raro concentrato di ignoranza, ipocrisia e mancato senso della vergogna. Il manifesto è ignorante perché adornare un albero di Natale con le munizioni dei fucili è simbolicamente quanto di più lontano possa esserci dal valore e dal significato stesso del Natale. Ipocrita, perché in un momento in cui il mondo è dilaniato da guerre, invece che parlare di Natale di pace, Fratelli d’Italia celebra strumenti di morte. Vergognoso perché vedere quella destra che ogni giorno si riempie la bocca con la retorica delle tradizioni, cancellare quelle stesse tradizioni per ragioni di marketing e di business è qualcosa che va al di là anche della loro stessa ipocrisia, sconfinando appunto nella vergogna che dovrebbero provare. Giusto in questi giorni, la nostra Consigliera regionale Paola Pollini ha chiesto all’Assessore regionale Beduschi di intervenire, per limitare l’uso delle munizioni al piombo, dannose per l’ambiente e anche per la nostra salute. Di questo dovrebbe occuparsi la politica, di questo dovrebbe occuparsi il centrodestra, che invece augura buon Natale addobbando abeti con le cartucce”.

“Utilizzare le munizioni al posto dei festoni natalizi per fare gli auguri è di pessimo gusto. Se poi le munizioni le produci anche, allora diventa chiaro che l’operazione è di marketing politico e di promozione commerciale. L’europarlamentare ritiri subito i manifesti”, dice Tino Magni, senatore Alleanza Verdi Sinistra.

La difesa

Nel comunicato in cui parla di pacifisti d’accatto, Fiocchi continua così la sua difesa: “Da anni, nel nostro Paese, c’è una querelle aperta sulla produzione delle armi, sull’abolizione degli eserciti, sul disarmo nucleare e sui tanti temi cari ai pacifisti di professione. I veri uomini di pace sono coloro che fanno propria la locuzione latina “Si vis pacem, para bellum” (se vuoi la pace, prepara la guerra). Non ti devi armare per aggredire il prossimo, ma il prossimo deve essere consapevole che non ti deve aggredire perché non solo sei in grado di difenderti, ma hai anche la forza di nuocerlo pesantemente”.