Una forza multinazionale, il monitoraggio Usa, un esercito da 800mila uomini: ecco il piano Ue per la “pace giusta” in Ucraina

Alla cena di Berlino, i Paesi europei escono con un piano per una "pace giusta" in Ucraina. I punti del documento sottoscritto da Meloni.

Una forza multinazionale, il monitoraggio Usa, un esercito da 800mila uomini: ecco il piano Ue per la “pace giusta” in Ucraina

“I leader hanno accolto con favore i significativi progressi negli sforzi del Presidente Trump per garantire una pace giusta e duratura in Ucraina. Hanno inoltre accolto con favore la stretta collaborazione tra i team del Presidente Zelensky e del Presidente Trump, nonché con i team europei negli ultimi giorni e settimane”. È quanto recita l’incipit della dichiarazione congiunta firmata ieri in tarda serata dai leader europei, al termine della cena-riunione di Berlino.

Alla tavola apparecchiata dal cancelliere Merz, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro britannico Keir Starmer, la premier Giorgia Meloni, la danese Mette Frederiksen, il presidente finlandese Alexander Stubb, il primo ministro olandese Dick Schoof, quello norvegese Jonas Gahr Store, quello polacco Donald Tusk, lo svedese Ulf Kristersson, nonché il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Ucraina, tutti vogliono una pace duratura

I leader “hanno concordato di collaborare con il Presidente Trump e il Presidente Zelensky per raggiungere una pace duratura che preservi la sovranità Ucraina e la sicurezza europea”, continua la dichiarazione. “Sia i leader statunitensi che quelli europei si sono impegnati a collaborare per fornire solide garanzie di sicurezza e le misure di sostegno alla ripresa economica per l’Ucraina, nel contesto di un accordo per porre fine alla guerra”, si legge ancora nel documento.

I passi: dall’esercito al sostegno economico, fino alla forza di pace internazionale

Il documento pone anche i passi per raggiungere tale risultato: i paesi europei e la delegazione Usa si sono infatti impegnati a collaborare per fornire “solide garanzie di sicurezza” a Kiev e misure di sostegno alla ripresa economica dell’Ucraina nel contesto di un accordo per porre fine alla guerra.

Così è stato rinnovato l’impegno a

  • rafforzare le sue forze armate di Kiev, che dovrebbero rimanere al livello di 800 mila effettivi in “tempo di pace” per essere in grado di scoraggiare i conflitti e difendere il territorio ucraino;
  • la creazione di una “forza multinazionale per l’Ucraina” a guida europea, composta dai contributi delle nazioni disponibili nell’ambito della Coalizione dei volentierosi e sostenuta dagli Stati Uniti;
  • l’istituzione di un meccanismo di monitoraggio e verifica del cessate il fuoco guidato dagli Stati Uniti con la partecipazione internazionale per fornire un allarme tempestivo di qualsiasi futuro attacco e attribuire e rispondere a eventuali violazioni, insieme a un meccanismo di per elaborare azioni reciproche di de-escalation che possano essere intraprese a vantaggio di tutte le parti;
  • un impegno giuridicamente vincolante, soggetto alle procedure nazionali, ad adottare misure per ripristinare la pace e la sicurezza in caso di un futuro attacco armato (che possono includere l’impiego di forze armate, intelligence e assistenza logistica, nonché azioni economiche e diplomatiche);
  • investire nella futura prosperità dell’Ucraina, anche mettendo a disposizione ingenti risorse per la ripresa e la ricostruzione, accordi commerciali reciprocamente vantaggiosi e tenendo conto della necessità che la Russia risarcisca Kiev per i danni causati;
  • il fermo sostegno all’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea.

La palla passa alla Russia

“Ora spetta alla Russia dimostrare la propria volontà di lavorare per una pace duratura accettando il piano di pace del Presidente Trump e dimostrare il proprio impegno a porre fine ai combattimenti accettando un cessate il fuoco”, concludono i leader europei, che hanno “concordato di continuare a esercitare maggiore pressione sulla Russia affinché quest’ultima accetti di negoziare seriamente”.

A questo fine “si sono tutti impegnati a lavorare per ottenere ulteriori rapidi progressi nei prossimi giorni e settimane, al fine di concludere e approvare congiuntamente un accordo per una pace duratura. Hanno ribadito il loro fermo sostegno al Presidente Zelensky e al popolo ucraino nella lotta contro l’invasione illegale della Russia e nel raggiungimento di una pace giusta e duratura”.