Una proposta di legge già approvata dalla Camera estende le azioni per contrastare il cyberbullismo ed equipara il bullismo tradizionale allo stalking

Importanti novità, sul fronte della lotta al cyberbullismo, sono contenute nella proposta di legge, che ha come primo firmatario dal deputat M5S Devis Dori (nella foto), licenziata ieri dall’aula della Camera e che ora dovrà passare all’esame del Senato. La principale riguarda l’estensione delle azioni previste dalla norma, già in vigore dal 2017, anche al bullismo tradizionale, dunque agli episodi che si manifestano al di fuori della rete. Nella proposta trova spazio, infatti, una modifica al codice penale nella parte che riguarda il reato di atti persecutori, il cosiddetto “stalking”, estendendo alle condotte (minaccia e molestia) che provocano l’emarginazione della vittima, e una nuova aggravante che scatta nel caso in cui il reato venga commesso da più persone.

La nuova norma, tra l’altro, prevede anche la confisca di smartphone, tablet e pc utilizzati negli atti di bullismo. Arriva poi una stretta anche per quanto riguarda l’obbligo scolastico (oggi previsto fino ai 16 anni): per chi non lo rispetta la multa non sarà più di 30 euro, come attualmente, ma andrà da un minimo di 100 a un massimo di mille euro. E poi fondi per il “careleaver”, per la formazione degli insegnanti e l’istituzione di un numero di emergenza attivo 24 ore su 24 e rivolto alle potenziali vittime, così come di un’app anti-violenza. I dirigenti scolastici, inoltre, in presenza di episodi di bullismo e cyberbullismo, potranno informare i servizi sociali e le autorità competenti per l’attivazione delle misure rieducative.

Un’altra modifica riguarda anche le norme sulle misure coercitive nei confronti di minorenni in particolare l’attivazione di un percorso di mediazione oppure un progetto di intervento educativo e riparativo, sotto la direzione e il controllo dei servizi sociali minorili. Al Miur, infine, viene assegnato il compito di mettere a punto strumenti di valutazione e di monitoraggio per sensibilizzare gli studenti sui fenomeni di bullismo e cyberbullismo.