Un’altra voragine al Vomero. La collina è una gruviera

Ieri una voragine che si è aperta in piena notte al Vomero inghiottendo un’auto in sosta e un’altra in transito con due occupanti.

Un’altra voragine al Vomero. La collina è una gruviera

C’è un altro pezzo della collina di Napoli che sprofonda, una voragine che si apre in piena notte in via Morghen inghiottendo un’auto in sosta e un’altra in transito con due occupanti, provocando un’onda di fango e detriti che invade il piano terra di un B&B e travolge due ragazzi nel sonno, ma i consiglieri comunali girano i tacchi e fanno saltare la seduta per mancanza di numero legale, mentre il sindaco della città che implode sotto i suoi piedi si limita a prendersela con chi c’è stato prima di lui.

Ieri una voragine che si è aperta in piena notte al Vomero inghiottendo un’auto in sosta e un’altra in transito con due occupanti

“Tutta colpa della scarsa manutenzione sulla rete fognaria dell’amministrazione precedente”, è la reazione lucida di Gaetano Manfredi nel giorno di una tragedia sfiorata, con novanta di persone finite per strada, migliaia di famiglie rimaste senz’acqua, scuole e uffici pubblici costretti a chiudere e l’eco delle voci terrorizzate dei superstiti. Ma poi si scopre che a cedere sono state le condotte di acqua bianca e che la rete fognaria di pertinenza pare sia rimasta intatta. Una vicenda su cui proverà a fare chiarezza la Procura che ha aperto un fascicolo d’indagine. Sono le 5 di ieri mattina, quando il manto stradale si apre in via Morghen, all’altezza del civico 36, inghiottendo un’auto in sosta, un platano e una seconda vettura che percorreva quel tratto. Due le persone a bordo, uno dei quali, Giulio Delle Donne, è un consigliere di Municipalità.

L’accusa del sindaco Manfredi: “Tutta colpa della scarsa manutenzione sulla rete fognaria dell’amministrazione precedente”

Li hanno tirati fuori due militari dell’operazione “Strade Sicure”, in servizio da quelle parti, poco prima che un lampione e un cavo dell’alta tensione finissero in quel “buco” da 5 metri di diametro. A provocarlo sarebbe stata da una perdita in atto da diversi giorni. La condotta è esplosa con l’apertura della voragine e in pochi secondi un incredibile flusso di acqua, portando con sé detriti e terreno, si è tramutato in un fiume di fango che ha trovato uno sbocco al piano terra di una palazzina a cui si accede da via Solimena. Qui l’acqua ha praticamente allagato i locali di un affittacamere, trascinando con sé un fratello e una sorella che dormivano in una delle stanze. I due giovani erano tornati per qualche giorno da Milano per il compleanno la nonna. Per uno strano scherzo del destino, sono stati salvati proprio dal fango che li ha portati via.

Dopo essersi ritrovati nel locale accanto, dal soffitto della camera in cui stavano dormendo sono crollati pesanti calcinacci che avrebbero potuto ferirli gravemente. I due fratelli e gli occupanti dell’auto finita nella voragine se la sono cavata con pochi giorni di prognosi. I due stabili, in via Morghen 63 e in via Solimena 9, occupati complessivamente da 70 persone, sono stati fatti evacuare. La strada è stata transennata ed è stata imposta la sospensione del servizio idrico da piazza Vanvitelli a via San Martino. Disposta la chiusura del liceo Sannazaro, della scuola media viale Delle Acacie, della primaria Caccavello e della V Municipalità. Un cedimento che segue l’infiltrazione, il 19 febbraio, che ha provocato crepe in una palazzina nel tratto basso di via Solimena. Lo stabile venne fatto evacuare e da quel giorno la strada è ancora chiusa al traffico. Come resta chiuso un tratto fondamentale per la viabilità cittadina dopo il crollo, il 19 gennaio scorso, di un collettore fognario all’incrocio tra via Manzoni e via Caravaggio, nel quartiere Posillipo, e un tratto di via Consalvo a Fuorigrotta.

Per la Rete No Box non è più possibile rinviare le opere di consolidamento del terreno

L’ordine dei geologi della Campania chiede “un’indagine urgente del sottosuolo. Alla fragilità del territorio si somma una rete idrica vetusta. Occorre individuare le cavità sotterranee presenti, mappare e programmare un monitoraggio, prima di creare danni costosi e perdita di vite umane”. Il Codacons annuncia che si costituirà parte offesa nell’inchiesta sulla voragine di via Morghen, mentre il presidente del Comitato Valori Collinari Gennaro Capodanno si chiede “quante famiglie dovranno essere sgomberate perché si intervenga in un quartiere ridotto a colabrodo, dove molti fabbricati si ergono come fossero realizzati su palafitte, vista la mole di acqua persa dagli impianti idrici?”.

La responsabile di Confcommercio Vomero, Giorgia Forte, invoca “un tavolo di confronto per raccogliere le segnalazioni sul territorio”. “Sicuramente ci saranno altre voragini, visto lo stato ondulante e pieno di dossi delle strade del Vomero”, è il timore della Rete Sociale No Box”. “A Napoli si rischia la vita persino quando si percorre una strada”, denuncia il consigliere regionale della Lega Severino Nappi. “In questo scenario drammatico, al Comune si sono permessi di votare una delibera che sottrae 80mila euro alla manutenzione delle strade per darli alla giornata del caffè”, ricorda la consigliera regionale Maria Muscarà.