Ursula insiste sul riarmo in barba al Parlamento Ue

Martedì prossimo è stato calendarizzato in Commissione Juri all’Eurocamera il voto sul ricorso alla Corte di giustizia

Ursula insiste sul riarmo in barba al Parlamento Ue

Non vuol sentir ragioni Ursula von der Leyen. Che continua a insistere: il piano di riarmo da 800 miliardi andava approvato d’urgenza a costo – così com’è avvenuto – di scavalcare il Parlamento europeo.

La presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, aveva scritto una lettera alla capa della Commissione Ue e compagna di partito, in cui lasciava traccia scritta della sua contrarietà alla decisione di von der Leyen di snobbare il voto della Plenaria sul piano di riarmo. Con un avvertimento: l’assemblea di Strasburgo potrebbe decidere di ricorrere contro la decisione della Commissione di fronte alla Corte di Giustizia dell’Ue.

Presto il Parlamento Ue deciderà sul ricorso alla Corte di giustizia europea

E proprio martedì prossimo è stato calendarizzato nella Commissione Giuridica del Parlamento europeo il voto sul ricorso. Ma von der Leyen pare non curarsene. La Commissione Ue, nella scelta di applicare l’articolo 122 con cui di fatto ha scavalcato il voto dell’Eurocamera sul riarmo, “ha pienamente rispettato il suo impegno nei confronti del Parlamento europeo”, scrive von der Leyen, rispondendo alla lettera di Metsola.

“Lo scopo e il contenuto della misura giustificavano pienamente” la scelta della procedura, spiega von der Leyen che sottolinea che “Safe è stato proposto dalla Commissione come risposta eccezionale e temporanea a una sfida urgente ed esistenziale”.

Per von der Leyen l’iter urgente per il riarmo era giustificato

Secondo la presidente della Commissione Ue “dall’inizio del 2025 l’Unione si trova ad affrontare una situazione di emergenza eccezionale causata da un netto deterioramento del contesto di sicurezza, che richiede agli Stati membri di aumentare massicciamente le proprie spese per le capacità industriali della difesa”.

Per M5S e Pd le scuse di Ursula non reggono

Non ci sta il M5S. “Ursula Von der Leyen con la sua arroganza si è assunta la grave responsabilità di un conflitto fra Istituzioni europee e questo non può che danneggiare l’immagine dell’Ue stessa”, ha affermato Mario Furore, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.

“Siamo ottimisti che i giudici lussemburghesi possano darci ragione e annullare il piano di riarmo. Sarebbe una grande vittoria per il popolo della pace”, ha concluso Furore.

“Ursula von der Leyen sbaglia nella sua risposta a Metsola: l’iter d’urgenza su RearmEu e Safe non è giustificato. I dati parlano chiaro: l’articolo 122 è stato utilizzato 5 volte in 5 anni nello scorso mandato”, scrivono gli eurodeputati Pd, Nicola Zingaretti e Lucia Annunziata.

“Siamo a neanche un anno della nuova Commissione e l’hanno già invocato 8 volte. Questo uso eccessivo aggiunge difficoltà alla definizione generale di Rearm Eu, su cui ogni giorno arrivano novità che riducono la possibilità di controllare questo processo da parte del Parlamento e quindi dei cittadini. Ringraziamo Metsola per tenere il punto su questo snodo cruciale”, concludono i dem.