Usa, McCarthy eletto speaker della Camera dopo 15 votazioni

Il repubblicano Kevin McCarthy è stato eletto speaker della Camera americana alla 15esima votazione.

Usa, McCarthy eletto speaker della Camera dopo 15 votazioni

Kevin McCarthy è stato eletto speaker della Camera americana alla 15esima votazione. Il repubblicano della California ha ottenuto i 216 voti necessari a guidare la House alla fine di una serata caratterizzata da momenti di tensione, dopo l’astensione di cinque dei 21 ribelli del partito che, a differenza delle votazioni precedenti, non hanno votato altri candidati.

Il repubblicano Kevin McCarthy è stato eletto speaker della Camera americana alla 15esima votazione

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è congratulato con Kevin McCarthy per la sua elezione a Speaker della Camera dei Rappresentanti, affermando che “come ho detto dopo le elezioni di metà mandato, sono pronto a lavorare con i repubblicani ogni volta che sarà possibile, e gli elettori, come hanno detto chiaramente, si aspettano che i repubblicani siano pronti a lavorare con me. Ora la leadership della Camera ha deciso che quel processo debba iniziare”. Biden ha poi sottolineato che “ora è il momento di governare responsabilmente, e assicurare che gli interessi delle famiglie americane vengano per primi”.

“E’ stato facile, eh? Non pensavo saremmo mai arrivati quassù” ha detto McCarthy commentando la sua elezione. Il repubblicano ha annunciato che la Camera lavorerà per far vincere agli Usa la competizione economica con la Cina, per la quale ha usato il termine ‘Partito comunista cinese’.

“Ci occuperemo delle sfide a lungo termine dell’America, il debito e l’ascesa del Partito comunista cinese… creeremo una commissione bipartisan per stabilire come riportare qui le centinaia di migliaia di posti di lavoro finiti in Cina” ha aggiunto il neo speaker della Camera Usa.

L’ex presidente Trump è intervenuto per garantire i voti necessari per l’elezione di McCarthy

Kevin McCarthy, conversando con i giornalisti, ha ringraziato l’ex presidente Donald Trump per averlo aiutato a ottenere i voti necessari dei dissidenti del suo partito. Trump “è stato con me fin dall’inizio. Qualcuno ha espresso qualche dubbio, ma lui c’era e c’era completamente”, ha affermato: “Mi chiamava e chiamava gli altri. Era davvero impegnato per aiutarmi a ottenere quei voti finali”.