Vaccinazioni, sufficiente la ricevuta di prenotazione per iscrivere i figli a scuola. E il Garante per la privacy chiarisce: “Gli istituti potranno inviare elenco degli iscritti alle Asl”

Necessario l’intervento urgente del Garante della privacy e di una circolare dei ministeri di Salute e Istruzione per sbrogliare la matassa vaccinazioni

È stato necessario l’intervento urgente del Garante della privacy e di una circolare dei ministeri di Salute e Istruzione per sbrogliare la matassa vaccini e permettere l’inizio dell’anno scolastico senza troppi patemi d’animo. Perché la legge Lorenzin prevede l’obbligo della vaccinazioni per le iscrizioni nella fascia 0-6 anni. Missione impossibile da portare a compimento per mettere in pratica da subito la normativa, si è così resa necessaria autorizzare la possibilità di presentare delle autocertificazioni che attestino la prenotazione delle vaccinazioni. Per le verifiche, con l’intervento del Garante, scuole e servizi educativi potranno trasmettere gli elenchi degli iscritti alla Asl per verificare la regolarità vaccinale. Il trattamento dei dati è stato autorizzato nonostante non fosse previsto dalla norma prima del 2019. Una decisione presa dopo le richieste dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana che avevano manifestato la volontà di uno scambio automatico di dati anche se non previsto dalla norma per permettere di rispettare gli obblighi.

Il Garante ha previsto, inoltre, la possibilità per le aziende sanitarie regionali di inviare alle famiglie, senza che ve ne sia espressa richiesta da parte loro, i certificati da consegnare agli istituti scolastici per sburocratizzare le procedure. “Dobbiamo evitare di lasciare aperta un’area di rischio per i più piccoli”, ha affermato Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, “è un tema di sicurezza: i bimbi piccoli sono tabula rasa sul piano delle difese immunitarie”. Le prenotazioni per le vaccinazioni potranno essere effettuate anche telefonicamente e anche attraverso posta elettronica. La questione stava creando non pochi scontri.

Non ultimo quello tra la regione Lombardia, intenzionata a concedere una proroga, e il ministero. Sulla questione aveva tuonato la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, dando del “fuorilegge” alla regione guidata da Roberto Maroni. La dead line resta il 10 settembre. “Sin dall’inizio della vicenda il Garante della privacy ha offerto la massima collaborazione”, ha detto il presidente dell’Authority per la privacy, Antonello Soro. “Con il nostro provvedimento è ora consentita la trasmissione dei registri degli iscritti dalle scuole alle Asl. Al momento”, ha spiegato Soro, “manca un’adeguata base regolamentare che consenta il flusso inverso, ovvero la trasmissione di dati sensibili dalle Asl alle scuole. Resta ferma la nostra disponibilità a esaminare ogni soluzione”.

Corsa alle vaccinazioni, genitori minacciano i medici a Palermo

Tensione alle stelle al Centro vaccinazioni “Guadagna” dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo. Dove alcuni genitori hanno minacciato medici e infermieri: pretendevano che il servizio vaccinazioni continuasse oltre l’orario  altrimenti i loro figli non avrebbero potuto iniziare l’anno scolastico. La situazione è tornata alla normalità solo quando i sanitari sono riusciti a spiegare ai genitori che per cominciare l’anno scolastico sarebbe bastata la ricevuta di prenotazione.